Lombardia, parte raccolta firme per rendere obbligatorie le vaccinazioni all’asilo
Una proposta di legge per rendere obbligatorie le vaccinazioni pediatriche negli asili lombardi. È quanto si appresta a fare la Regione Lombardia, che ha fatto partire una raccolta firme bipartisan per istituire l'obbligatorietà dei vaccini cosiddetti esavalente e trivalente. Il primo mira a immunizzare i bambini da poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse ed Haemophilus influenzae, mentre il vaccino trivalente protegge da morbillo, rosolia e parotite. L'obiettivo dei proponenti è di accelerare i tempi e far approvare la legge prima di settembre, in maniera da fare entrare in vigore le vaccinazioni obbligatorie fin dall'inizio del prossimo anno scolastico.
La copertura vaccinale è in calo
La proposta di legge, come riportato dal Corriere della sera, è stata avanzata dal Patto civico di Umberto Ambrosoli, coordinatore di tutto il centrosinistra: tra i primi a firmare la petizione anche il capogruppo Roberto Bruni. Il motivo che ha spinto alcuni consiglieri a cercare di istituire per legge l'obbligatorietà vaccinale pediatriche è il pericoloso crollo delle vaccinazioni. Come spesso ripetono i medici, i vaccini sono vittime del loro stesso successo: le malattie che devono prevenire tendono a regredire, spesso a scomparire, inducendo alcuni genitori a pensare che non serva più vaccinare i propri figli. Così sta accadendo, ad esempio, per malattie come morbillo e poliomielite: la percentuale di bambini coperti da vaccino è scesa in 20 anni dal 98 al 94 per cento. Se la copertura vaccinale cala, però, c'è il rischio che malattie che si credevano debellate ritornino: è il caso della pertosse, ricomparsa drammaticamente a Bologna nell'ottobre dello scorso anno (causando la morte di una bambina di un mese). Inoltre, diminuendo il numero dei bambini vaccinati cala anche il cosiddetto effetto gregge, quello che fa sì che la (piccola) percentuale di persone non vaccinate sia protetta dalla maggioranza delle persone che invece si vaccinano.
Sulla vaccinazione c'è molta disinformazione
Purtroppo, però, la vaccinazione è un argomento che alimenta campagne di disinformazione mediatica di vasta portata. Lo dimostrano le recenti polemiche dopo l'intervento in una trasmissione televisiva (Virus) di persone che nulla avevano a che fare col tema, cui è stato dato lo stesso (o anche più) spazio rispetto agli specialisti. Molti immunologi e pediatri denunciano questo clima di accuse e sospetti nei confronti delle vaccinazioni, che spesso porta i genitori a compiere scelte molto pericolose per la salute non solo dei propri figli, ma anche degli altri bambini: da qui la necessità di sopperire "per legge" alla disinformazione. Una strada che sicuramente potrà dare adito ad accese polemiche e dibattiti, anche perché prevederà una discriminazione tra bambini vaccinati e no: questi ultimi potranno infatti essere rifiutati dagli asili regionali.