Lavoratori di Amazon in sciopero a Milano: stop alle consegne

Niente consegne questa mattina a Milano per Amazon. I lavoratori del colosso di e-commerce impiegati nel centro logistico di via Nicolodi, in zona Affori, sono infatti in sciopero. L'agitazione è stata indetta per chiedere l'adeguamento del contratto e il pagamento degli straordinari, bloccati da due anni. A segnalare la protesta, a Milano, è stato Fabio Galesi, presidente del Consiglio del municipio 8 e impiegato nel centro di consegne.

Oltre che a Milano, i lavoratori che effettuano consegne per conto di Amazon (non dunque i dipendenti del gruppo) sono in presidio anche davanti alla sede logistica di Origgio, vicino Varese. A scioperare sono in particolare i lavoratori che si occupano di consegne e del servizio di Amazon Prime. All'azienda è stato chiesto, invano, di cambiare il contratto di lavoro da postino privato a trasporto e logistica. Non è la prima volta, comunque, che le condizioni lavorative all'interno dei centri logistici del colosso dell'e-commerce fondato da Jeff Bezos finiscono al centro delle proteste.

Sciopero Amazon: fumata nera al tavolo di trattativa

"Si è chiuso con un nulla di fatto l'incontro convocato dall'Assessorato al Lavoro del Comune di Milano per tentare di superare gli elementi di divisione che questa mattina hanno portato i lavoratori di RPost che lavorano per Amazon a scioperare", si legge in una nota della Filt Cgil.

"Un atteggiamento di chiusura che non può che inasprire la vertenza in atto per il riconoscimento del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto Merci. – prosegue la nota – La Filt Cgil metterà in campo già dalle prossime ore ulteriori iniziative di mobilitazione nella filiera di Amazon affinché la Committente intervenga ripristinando una situazione di normalità delle relazioni sindacali. Inoltre la Filt Cgil valuterà quali azioni legali intraprendere per veder riconosciuto quanto dovuto ai lavoratori sia da RPost, sia da Amazon".