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Iseo, il Comune che non costa nulla: nessun compenso a sindaco, assessori e consiglieri

A Iseo, comune in provincia di Brescia che si affaccia sull’omonimo lago, la giunta e i consiglieri comunali da quattro anni non percepiscono nemmeno un euro dei compensi che spetterebbero loro. I soldi vanno ad alimentare un fondo contro le “nuove povertà” che è arrivato a 270mila euro.
A cura di Francesco Loiacono
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Una veduta di Iseo
Una veduta di Iseo

I famosi (o famigerati) "costi della politica"? A Iseo, comune del Bresciano che si affaccia sull'omonimo lago, sono praticamente pari a zero. Come spiegato in un articolo apparso sul quotidiano "La Repubblica", il paese di nemmeno novemila abitanti che nei suoi dintorni ha ospitato la passerella galleggiante dell'artista Christo può vantare un piccolo grande record: sindaco, assessori e consiglieri comunali da quattro anni non percepiscono nemmeno un euro dei compensi che spetterebbero loro. Soldi che invece vanno ad alimentare un fondo contro le "nuove povertà" che, nei quattro anni di amministrazione che si sono avuti finora, è arrivato alla cifra di 270mila euro.

Si tratta di un meccanismo simile a quello degli amministratori locali e degli onorevoli eletti per il Movimento Cinque stelle, ma portato all'estremo: i pentastellati infatti devolvono parte dei loro compensi a un fondo che finanzia i piccoli imprenditori. A Iseo, invece, la rinuncia degli amministratori locali è totale. E così a partire dal sindaco, Riccardo Venchiarutti (eletto nel 2009 per una lista civica e riconfermato nel 2014) fino all'ultimo dei consiglieri comunali (anche dell'opposizione), nessuno percepisce nemmeno un euro: "Non è la soluzione a tutti i problemi, ma è un segnale. Ormai per noi è diventata normalità, si va avanti così", ha spiegato il primo cittadino.

Certo, per poter mettere in atto un meccanismo simile è necessario che chi sia in politica abbia un'altra fonte economica alla quale attingere, onde evitare di finire tra i beneficiari del fondo per le nuove povertà. E difatti tutti i componenti della giunta e i consiglieri hanno un'altra occupazione: il sindaco ad esempio è un giornalista economico della Rai da poco in pensione, mentre tra gli assessori ci sono un commercialista, un insegnante e un logopedista. A partire da quest'anno, comunque, i datori di lavoro dei membri della giunta non potranno più chiedere al Comune un indennizzo per le loro assenze, come previsto dalla legge. Un altro piccolo passo verso una politica davvero "a costo zero" per la collettività. Che questa sia la strada giusta per riavvicinarla al mondo reale, invece, è argomento su cui si è già dibattuto e si continuerà a farlo.

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