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Inverno, emergenza senzatetto: partito il piano del Comune

L’assessore Majorino: “Già pronti 1500 posti, ne metteremo a disposizione 2700 da dicembre”. Lunedì notte accolte oltre mille persone nelle strutture del Comune di Milano: un terzo sono italiani. I senzatetto in città sono circa 2600.
A cura di Francesco Loiacono
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Come ogni inverno, con l'arrivo della stagione fredda scatta l'allerta per le migliaia di senzatetto che vivono a Milano: circa 2600, secondo l'ultimo censimento realizzato nel 2013 da Università Bocconi, Fondazione Rodolfo Debenedetti e Comune. Il piano per il ricovero dei clochard è già partito lo scorso 15 novembre. Oltre mille, per la precisione 1073, le persone accolte nei ricoveri cittadini. Un terzo sono italiani. I dati sono forniti dal Centro aiuto stazione Centrale che, da dieci giorni, ha prolungato gli orari di apertura degli sportelli di via Ferranti Aporti 3 (angolo viale Brianza) per ascoltare e dare una sistemazione a centinaia di senzatetto. Lunedì notte hanno dormito nelle strutture 922 uomini e 151 donne ma il numero, come confermano gli operatori, cresce ogni giorno con nuove richieste. Al momento sono ancora disponibili 430 posti dei circa 1500 posti preparati dal Comune per coprire la prima fase del piano. A regime, cioè da dicembre, il numero salirà fino a quota 2700, lo stesso dell'anno scorso. Oltre ai senzatetto Milano fronteggia da tempo un'altra emergenza, quella dei profughi. Lunedì notte sono stati 577  quelli distribuiti dagli operatori in diverse strutture. Complessivamente, tra senzatetto e profughi in transito, Milano ha dato accoglienza a 1650 tra uomini, donne e bambini.

Majorino: un piano per andare oltre all'accoglienza

"Anche quest’anno ci siamo preparati a fronteggiare l’emergenza senzatetto avviando un piano per il reperimento di 2700 posti in strutture nostre o convenzionate", dice l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. "La nostra azione è rivolta a chi si trova in stato di grave emarginazione da tempo e a chi, a causa della crisi e soprattutto della perdita del lavoro, si è trovato senza un posto dove andare e rischia di aggravare la propria situazione drammaticamente. Con il piano, oltre all’accoglienza, cercheremo di aiutare queste persone ad uscire gradualmente dal difficoltà in cui si trovano accompagnandole verso una nuova autonomia lavorativa e abitativa. Cercheremo dunque non solo soccorrere le persone in stato di grave necessità, ma anche costruire con loro, se ancora in tempo, un percorso di uscita dalla condizione di estremo disagio in cui sono scivolati e da cui è difficile possano uscire da soli".

Tra le azioni previste per la riconquista graduale dell’autonomia, c'è la revisione delle procedure per l’iscrizione anagrafica dei soggetti senza dimora, il consolidamento dei progetti di accompagnamento da parte di "educatori di strada" e contestuale inserimento di "operatori pari" e l'attivazione di posti di prima accoglienza abitativa, sia diurna che notturna, non più limitati al periodo invernale. Un tetto più stabile sulla testa di chi non è più abituato ad averne uno. Tutte le operazioni del piano saranno coordinate dal Comune di Milano attraverso il Centro della Stazione Centrale. L'assessore chiede però anche l'aiuto dei cittadini. "L’anno scorso abbiamo ricevuto migliaia di telefonate che ci segnalavano casi di senzatetto in difficoltà. Chiediamo anche quest’anno la collaborazione di tutti i milanesi affinché continuino con questa attività preziosa che ci ha permesso spesso di soccorrere persone in gravissime condizioni e che ancora non conoscevamo". Per segnalare persone che si trovano in difficoltà e che potrebbero non essere ancora note alla rete dei servizi è possibile chiamare questi numeri: 02.88447643-02.88447646-02.88447647-02.88447648-02.88447649. Il 29 novembre, inoltre, il Comune parteciperà alla giornata della "colletta alimentare", organizzata dall’Associazione Banco Alimentare Lombardia “Danilo Fossati”. Il prossimo febbraio, invece, ci sarà la distribuzione gratuita di medicinali realizzata dal Banco Farmaceutico.

Il piano del Comune per i senzatetto: i numeri

Il piano per i senzatetto durerà fino al 30 aprile 2015 e assicurerà, come detto, un totale 2700 posti letto. I posti saranno disponibili sia nelle strutture già esistenti (comunali e di enti convenzionati) sia in altre predisposte dall’amministrazione e gestite dalle associazioni vincitrici dei bandi. All’atto della registrazione viene rilasciata ai senzatetto una tessera nominativa con foto per consentire l’accesso ai servizi assistenziali. Prima dell’ingresso nelle strutture è richiesto alle persone di sottoporsi a una visita medica e al test Mantoux effettuato presso Villa Marelli dell'Ospedale Niguarda, centro di riferimento regionale per la cura della tubercolosi. I posti letto sono dislocati nelle seguenti strutture: 600 presso la Casa dell’Accoglienza di viale Ortles 69 (500 uomini e 100 donne); 100 presso la struttura data in comodato d’uso alla Fondazione Fratelli di San Francesco in via Saponaro 40 (100 uomini); 700 posti di cui 470 all'interno di enti del privato sociale e 230 gestiti all’interno di stabili comunali, reperiti mediante avviso pubblico; 1225 saranno reperiti come avvenuto lo scorso periodo invernale mediante l’apertura straordinaria di strutture comunali che abitualmente hanno una diversa destinazione d’uso (centri anziani, ex scuole risistemate, locali confiscati alla mafia, strutture di altri enti pubblici), allestite con l’intervento della Protezione civile per la parte logistica e con l’apporto a titolo gratuito degli enti del privato sociale che partecipano alla rete coordinata dal Comune e, quindi, senza costi aggiuntivi per l’amministrazione. L'investimento complessivo per il piano senzatetto è di 1.223.800 euro, di cui 251.490 provenienti dallo Stato in virtù dell’accordo Morcone, con un aumento complessivo di 120.800 euro rispetto all'anno scorso.

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