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Gira un film hard in casa e il tribunale le toglie i figli: mamma 47enne perde il ricorso

Il tribunale dei minori di Brescia ha respinto il ricorso della mamma 47enne di Ospitaletto (Brescia) che, dopo aver girato un film hard in casa, si è vista togliere dallo stesso tribunale i due figli. Lei aveva spiegato di averlo fatto per necessità. Il 16 marzo i due ragazzi saranno ascoltati dai giudici minorili.
A cura di Francesco Loiacono
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È stato dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla donna di 47 anni di Ospitaletto (Brescia), alla quale il tribunale aveva tolto i figli dopo la partecipazione a un film hard girato nella casa di famiglia. La vicenda risale a poco prima di Natale. Nel comune del Bresciano il video amatoriale girato dalla 47enne, con alcune scene filmate nell'appartamento da lei diviso con i suoi due figli di 14 e 17 anni, era diventato molto famoso. Tanto che anche l'ex marito della donna ne era venuto a conoscenza, denunciandola al tribunale dei minorenni.

I giudici minorili avevano deciso di allontanare i due ragazzi dalla madre: "L’uso della casa coniugale per girare filmati pornografici rappresenta un pregiudizio gravissimo alla dignità morale dei ragazzi", avevano spiegato, decidendo inoltre l'allontanamento della 47enne dall'abitazione, formalmente di proprietà dell'ex marito.

La donna aveva spiegato di aver girato il film per necessità

La 47enne fin dall'inizio della vicenda aveva spiegato di essere stata costretta a girare il filmino amatoriale per necessità, in quanto doveva pagare alcune bollette e cartelle di Equitalia, dal momento che l'ex marito non contribuiva al pagamento delle spese. La donna aveva poi detto che i suoi due figli erano a conoscenza dei motivi che l'avevano spinta a recitare nel film hard. Con queste motivazioni il 4 gennaio scorso ha presentato ricorso al tribunale dei minori per riottenere i suoi ragazzi e la casa. Il ricorso è stato respinto ma, come spiega il quotidiano "Il Giorno", solo "per una serie di motivazioni tecniche e giuridiche". Nel merito, dunque, è ancora possibile che i giudici possano rivedere la propria decisione. Bisognerà adesso attendere il 16 marzo per eventuali novità: in quella data infatti saranno ascoltati i due ragazzi, che si sono trovati contro la volontà al centro di questa vicenda.

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