Fondi a centri di accoglienza inesistenti: la procura di Brescia indaga per truffa
Circa 40 strutture e abitazioni della provincia di Brescia che ospitano richiedenti asilo sono finiti sotto la lente della procura. Il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani ha aperto infatti un fascicolo – per ora senza indagati – con l'ipotesi di reato di truffa allo Stato. Nell'elenco delle strutture, oltre a centri che ospitano effettivamente migranti – circa duecento quelli che vi trovano alloggio – ci sarebbero anche strutture fantasma, centri inesistenti che però percepirebbero comunque i fondi previsti dal ministero dell'Interno per l'accoglienza.
La notizia è riportata dal "Giornale di Brescia". Tutte le strutture di accoglienza sono riconducibili all'imprenditore Angelo Scaroni, che negli scorsi mesi aveva ospitato alcuni richiedenti asilo in un'ala di un ex resort di lusso a Desenzano del Garda, sulla sponda bresciana del lago. Lo stesso imprenditore ha confermato di aver subito controlli: "Mi sento in regola anche se quando si lavora si può anche sbagliare" ha affermato Scaroni.