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Evasione fiscale, Gianna Nannini patteggia: pena di 1 anno e 2 mesi e 4,3 milioni di euro

La cantante Gianna Nannini ha patteggiato una pena di 1 anno e 2 mesi di reclusione (sospesa) e il pagamento di 4,3 milioni di euro al Fisco. La rocker era imputata a Milano per un’evasione fiscale da 3 milioni e 750 mila euro.
A cura di F.L.
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Il giudice per l'udienza preliminare di Milano Fabio Antezza ha accolto la richiesta di patteggiamento di Gianna Nannini. La cantante, accusata di una presunta evasione fiscale da 3 milioni e 750 mila euro, sconterà secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica una pena di un anno e 2 mesi di reclusione (sospesa) e verserà al Fisco 4,3 milioni di euro. La metà di questa somma sarebbe già stata versata all'Agenzia delle Entrate.

Evasione fiscale, Gianna Nannini patteggia

Negli scorsi giorni il legale della rockstar, l'avvocato Giulia Bongiorno, aveva raggiunto l'accordo con la Procura. Secondo l'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Adriano Scudieri, la Nannini tra il 2007 e il 2012 avrebbe sottratto al fisco 3 milioni e 750mila euro interponendo tra la sua società milanese, la Gng Musica srl e le case discografiche Sony e Universal una società di diritto irlandese e un'altra di diritto olandese per non pagare al fisco italiano le royalties dei dischi e dei concerti. L'indagine a carico della rocker toscana aveva portato, lo scorso aprile, al sequestro della villa nel Senese di sua proprietà, villa che adesso sarebbe stata dissequestrata.

L'avvocato Bongiorno: "Nannini amareggiata e sorpresa'"

L'avvocato Giulia Bongiorno ha spiegato la posizione della sua assistita nella vicenda con una nota: "La decisione della Gng Musica srl di sancire un accordo conciliativo con l’Agenzia delle Entrate deriva dalla volontà di mettere al più presto la parola fine a un doloroso capitolo giudiziario. In questo quadro si inserisce la decisione di Gianna Nannini di collaborare con la Procura della Repubblica, nella persona del dott. Adriano Scudieri, e così definire il procedimento con il rito del patteggiamento, accolto in data odierna dal Gup presso il Tribunale di Milano, dott. Fabio Antezza. Gianna Nannini, amareggiata e sorpresa dalla vicenda, nel ribadire l’assoluta trasparenza della propria condotta, nega recisamente qualsiasi interposizione fittizia con società estere e sottolinea che gli addebiti sono riferibili esclusivamente all’operato di soggetti terzi nei quali nutriva una sconfinata (e tuttavia malriposta) fiducia".

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