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Droga in cambio soldi e oggetti rubati: sgominata rete di spaccio tra Milano e la Brianza

I carabinieri di Desio hanno sgominato una rete di spacciatori attivi tra le province di Milano e quella di Monza e Brianza. Quattordici le persone finite in manette al termine di indagini durate due anni. I pusher, come documentato da intercettazioni ambientali, accettavano come contropartita per la droga sia soldi sia merce rubata, come navigatori o macchine fotografiche.
A cura di Francesco Loiacono
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Quattordici persone sono state arrestate tra Milano e la Brianza per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti, disposti dal giudice per le indagini preliminari di Monza, arrivano dopo un lunga indagine coordinata dalla procura brianzola e partita nel 2015, quando erano finiti in manette due spacciatori marocchini. Da quell'arresto i carabinieri di Desio sono riusciti a disarticolare una rete di spaccio di droga (prevalentemente cocaina), gestita da tre gruppi criminali attivi in vari comuni dell'hinterland milanese e dell'Alta Brianza.

In manette sono finiti 7 marocchini, 4 tunisini, 2 italiani e 1 albanese, tra i 23 e i 51 anni d’età. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, condotte attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali e videocamere nascoste, gli spacciatori accettavano come contropartita per la droga sia denaro contante sia merce rubata: "Ho qua un bel navigatore perfettamente funzionante con tutta la cavetteria", dice ad esempio uno dei clienti intercettati ai pusher. E un altro: "Ho una bella bella macchina fotografica". Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Milano, Monza e Brianza e Como.

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