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Corruzione e illegalità: nasce la piattaforma online per le “soffiate” anonime

Da lunedì è attiva sulla Intranet del Comune di Milano una piattaforma che consentirà ai dipendenti comunali di segnalare online, con garanzia di anonimato, un illecito, un’illegalità o un’irregolarità lesivi dell’interesse pubblico.
A cura di Francesco Loiacono
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Il termine inglese è "Whistleblowing" ed è difficile da rendere in italiano. Ma per dare un'idea del suo significato si potrebbe pensare al concetto di "soffiata". È quanto permetterà una piattaforma informatica attiva da lunedì nel Comune di Milano, che consentirà a tutti i dipendenti comunali di segnalare online, con garanzia di anonimato, un illecito, un’illegalità o un’irregolarità lesivi dell’interesse pubblico. La delazione, va detto subito, non c'entra: le segnalazioni, infatti, effettuate in buona fede, dovranno essere circostanziate, pena la loro decadenza, e dovranno riguardare solo comportamenti che possano arrecare un pregiudizio patrimoniale e un danno di immagine all’ente che eroga servizi alla città e ai cittadini.

L’attivazione della piattaforma “whistleblowing” in un’apposita sezione della intranet comunale è un ulteriore tassello del Piano triennale di prevenzione della corruzione del Comune di Milano, approvato dalla giunta il 31 gennaio 2014 su proposta del segretario generale in qualità di responsabile anticorruzione e trasparenza del Comune. La procedura di segnalazione, oltre ad essere un’opportunità di miglioramento sia organizzativo sia soprattutto etico per chi svolge quotidianamente il proprio lavoro al servizio della città, è anche prevista dalla legge. La 190/2012 prevede infatti che “fuori dei casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione, ovvero per lo stesso titolo ai sensi dell'articolo 2043 del codice civile, il pubblico dipendente che denuncia all’autorità giudiziaria o alla Corte dei conti (o all’Autorità Nazionale anticorruzione Anac, come disposto con legge n. 144/2014), ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia”.

Le "soffiate" online: come funzionano

Attraverso la piattaforma online, la segnalazione viene indirizzata all’Organismo di garanzia, che la verifica e dà avvio alle attività istruttorie. L’Organismo, nominato dal sindaco Giuliano Pisapia lo scorso 24 settembre, è composto da soggetti di riconosciuta autorevolezza ed esperienza: i presidenti di due associazioni impegnate da anni nella formazione civile e nella lotta alle mafie, quali Transparency International con Virginio Carnevali e Avviso Pubblico con Roberto Montà e il vicesegretario generale vicario del Comune di Milano Mariangela Zaccaria, tutti con incarico triennale non rinnovabile.

Attenzione particolare è dedicata al mantenimento dell'anonimato di chi effettua la segnalazione. L’accesso alla piattaforma rende criptati tutti i dati inseriti da chi effettua la soffiata, e il traffico determinato dall’accesso e dalla navigazione nella piattaforma stessa non viene tracciato. La piattaforma coniuga il requisito imprescindibile della riservatezza e della garanzia dell’anonimato con quello dell’accessibilità e della sicurezza tramite alcuni meccanismi fondamentali: la non rintracciabilità del segnalante, la presenza di un protocollo informatico sicuro, la mail del segnalante criptata e nascosta agli amministratori del sistema, l’assenza di log di accesso registrato sul sistema informatico nel quale è inserita la piattaforma. La segnalazione, inoltre, è sottratta al diritto d’accesso.

Per i dipendenti comunali che non hanno una postazione informatica viene messa a disposizione, in via sperimentale, una postazione dedicata all’accesso generalizzato alla rete intranet presso la Direzione centrale risorse umane, organizzazione e servizi generali.Accanto alla piattaforma informatica, inoltre, il Comune ha avviato anche un programma di formazione rivolto a circa 5mila dipendenti (tra dirigenti, responsabili di servizio e persone inserite negli ambiti “a rischio corruttivo”) con due obiettivi: favorire la sempre maggior diffusione e condivisione delle tematiche della trasparenza e dell’anticorruzione e dare continuità alla sinergia che ha caratterizzato l’attività di tutta la struttura organizzativa nella predisposizione del Piano triennale di prevenzione della corruzione.

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