Bergamo, la moglie rifiuta di fare sesso: il marito l’accoltella
Una lunga serie di maltrattamenti e minacce, sfociate in un tentato omicidio dopo il rifiuto di fare sesso. L'episodio è accaduto nel dicembre 2014 a Mozzo, paesino in provincia di Bergamo, ed è adesso al centro di un processo. Protagonista una coppia di marocchini, 59 anni lui e 50 anni lei, sposati dal 1988 e con tre figli. I rapporti tra i due hanno iniziato a deteriorarsi quando l'uomo ha iniziato a frequentare con più assiduità la moschea, pretendendo che la moglie, credente ma non praticante, seguisse alla lettera i comportamenti indicati dalla fede islamica.
Tra la coppia liti sempre più frequenti per il velo
Motivo di scontri sempre più frequenti era in particolare il velo: il marito pretendeva che la moglie lo indossasse e diceva di vergognarsi della donna quando i due incontravano per strada i loro amici. Allo stesso modo, il 59enne voleva che sua moglie salutasse tutte le donne velate che i due incontravano per strada, anche quelle sconosciute. Tra le richieste sempre più pressanti del marito, anche quella di preparare i pasti, alla domenica, per gli uomini della moschea. Alle richieste si sono aggiunte anche le minacce: in un'occasione l'uomo, mentre sgozzava una pecora, avrebbe detto alla figlia che la prossima ad essere sgozzata sarebbe stata sua madre.
Le continue vessazioni, raccontate dalla donna ai giudici in un'aula del tribunale di Bergamo, avevano portato alla fine la donna a chiedere il divorzio. Questo aveva definitivamente esasperato il clima tra i due. Una mattina l'uomo ha preteso che la moglie facesse sesso con lui: di fronte al rifiuto della donna l'ha accoltellata tre volte alla schiena, alla pancia e al petto. La 50enne per fortuna se l'era cavata senza conseguenze. Il marito invece era stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio e si trova dallo scorso gennaio in carcere. Ai giudici avrebbe spiegato che non voleva colpire sua moglie. L'udienza per ascoltare la sua difesa è in programma il prossimo 15 dicembre.
