Attivista milanese ferito in Cisgiordania: è fuori pericolo
Patrick Corsi, cittadino italiano originario di Milano, è rimasto ferito dal fuoco di soldati israeliani durante una manifestazione a Kafr Qaddum, una cittadina palestinese nella zona settentrionale della Cisgiordania. Lo riferisce il Corriere. La Farnesina ha confermato il ferimento di un italiano in Cisgiordania, aggiungendo che l'uomo è in condizioni stabili e fuori pericolo. Trentenne, Corsi è un attivista di un'associazione di solidarietà verso i palestinesi, l'International Solidarity Movement, ispirata ai principi della non-violenza. Secondo il ministero della Salute palestinese, Jawad Awwad, Corsi stava partecipando alle proteste contro l’occupazione israeliana, quando è stato colpito allo stomaco e al petto da diversi proiettili. Le sue condizioni in un primo momento sono state definite "critiche", poi però è arrivata la rassicurazione del Ministero degli Esteri. Il Consolato generale d’Italia a Gerusalemme si è attivato da subito per fornire l’assistenza necessaria. Il coordinatore media per le campagne pubbliche a Kafr Qaddum, Khaldoun Ishtewi, ha riferito che Corsi è stato ricoverato all'ospedale Rafidia di Nablus.
Il ministro palestinese: "Deliberato tentativo d'omicidio"
Il ministro della Sanità palestinese, Awwad, non ha usato giri di parole per commentare quello che è accaduto: "Sparare munizioni vere all’indirizzo della parte superiore del corpo dei manifestanti è destinato a colpirli ed è un deliberato tentativo di omicidio". Secondo una fonte del villaggio di Kafr Qaddum, molti palestinesi che protestavano sono stati intossicati dai gas lacrimogeni sparati dall’esercito israeliano. "Israele non fa differenza tra arrivisti umanitari stranieri, palestinesi o anche giornalisti", ha commentato il ministro Awwad. Kafr Qaddum ogni venerdì è teatro di proteste contro la chiusura della strada che collega il villaggio con Nablus, la città più vicina. Per il momento l'esercito israeliano non ha rilasciato commenti.