Arrestato il secondo stupratore della studentessa Erasmus polacca

È stato arrestato, dopo una latitanza di poco più di quattro mesi, il secondo stupratore della studentessa 23enne polacca, aggredita lo scorso 8 giugno mentre si trovava a Milano per il progetto Erasmus. Lo stupro era avvenuto intorno alle 4 di notte nei giardinetti di piazza Santissima Trinità, non lontano dall'Arco della Pace. La ragazza stava rientrando verso la sua abitazione, in piazza Firenze, dopo aver passato la serata con i compagni di corso in un locale a circa 3 chilometri dalla sua abitazione. Omar Taner, questo il nome del secondo arrestato, aveva seguito insieme al suo complice, Sulima Ohran, la ragazza. Dopo alcune avances, i due avevano immobilizzato la ragazza, a forza di pugni e gomitate. Poi, mentre uno la teneva ferma, l'altro aveva abusato di lei. Infine si erano allontanati rubandole anche la borsetta.

Dai racconti della studentessa, medicata alla clinica Mangiagalli, gli investigatori erano riusciti a risalire agli stupratori, aiutati anche dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Nei filmati si vedevano chiaramente la ragazza intenta a scappare e i suoi inseguitori che si preparavano allo stupro. Dai rilievi dei Ris e dalle indagini attorno al locale dove era stata la ragazza, il Cost, gli investigatori avevano ricostruito i movimenti di una banda dell’Est, in prevalenza romeni, attivi vicino a ristoranti e discoteche per rapinare i clienti. Il primo stupratore, il 20enne Ohran, era stato arrestato a Milano il 28 giugno scorso. Ai carabinieri della compagnia Duomo, una volta catturato, aveva detto: "Tanto esco subito". Il suo complice, il 21enne Taner, era invece riuscito a fuggire in Romania, dove dopo una latitanza di oltre quattro mesi è stato riconosciuto e fermato. Mercoledì pomeriggio il suo arrivo all'aeroporto di Linate, dove è stato preso in consegna dai carabinieri.