Anziani morti in casa a Milano: il marito ha sparato alla moglie e poi si è ucciso

I corpi erano distesi sul letto, l'uno accanto all'altro. La moglie aveva dei fiori e un crocifisso appoggiato sulla pancia. La casa era in ordine, con la porta chiusa dall'interno e nessun segno di effrazione. Tutto lascia intendere dunque che la tragedia scoperta domenica pomeriggio in un appartamento di via Emanuele Filiberto, a Milano, sia un caso di omicidio-suicidio. Il marito, l'82enne R.B., avrebbe ucciso la moglie, l'85enne B.C.C., sparandole due colpi di pistola, con un'arma legalmente detenuta. Poi si sarebbe sdraiato accanto alla compagna di una vita, che aveva da poco compiuto 85 anni e soffriva di Alzheimer, uccidendosi con la stessa arma: sul suo cadavere è stato trovato un foro poco sotto la tempia destra.

Si attendono adesso gli esiti dei rilievi effettuati dalla scientifica per confermare la causa e il contesto in cui è maturata questa tragedia familiare. Pochi comunque i dubbi. Ad avvalorare la tesi dell'omicidio suicidio il fatto che in casa sembri non mancare nulla tra gli oggetti preziosi, e soprattutto quanto rivelato dai parenti della coppia, secondo cui nell'ultimo periodo la malattia della donna era peggiorata. Sabato l'85enne era rientrata in casa dopo l'ultima visita specialistica: un'ambulanza l'aveva accompagnata a casa, un appartamento al quinto piano in una zona signorile, vicino piazza Firenze, e l'anziana era entrata nel palazzo in carrozzina. Poi, forse proprio sabato, il dramma: a chiamare i soccorsi è stata la custode dello stabile, allertata a sua volta dai parenti della coppia che non riuscivano a mettersi in contatto con loro.