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Abusi sessuali su minori: in Appello lieve sconto di pena per l’ex sacerdote Mauro Inzoli

La Corte d’Appello di Brescia ha condannato l’ex sacerdote Mauro Inzoli a quattro anni, sette mesi e dieci giorni per una serie di abusi sessuali su minori, compiuti quando l’ex capo di Comunione e liberazione era parroco a Crema. Uno sconto di pena di un mese e 20 giorni rispetto alla condanna di primo grado per il 67enne, ridotto allo stato laicale da Papa Francesco in persona.
A cura di Francesco Loiacono
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Nel tondo, l'ex sacerdote Mauro Inzoli al convegno del 2015 in Regione Lombardia
Nel tondo, l'ex sacerdote Mauro Inzoli al convegno del 2015 in Regione Lombardia

Uno sconto di pena di un mese e 20 giorni per Mauro Inzoli, l'ormai ex prete 67enne adesso ridotto allo stato laicale da Papa Francesco in persona. La Corte d'Appello di Brescia ha condannato l'ex sacerdote a quattro anni, sette mesi e dieci giorni per una serie di abusi sessuali su minori, compiuti quando Inzoli era parroco a Crema. La motivazione della lieve riduzione di pena, che era stata chiesta dal procuratore generale Cristina Bertotti, è che due degli otto abusi sessuali contestati all'ex prete sono prescritti. La sentenza è stata pronunciata ieri, dopo un'ora di camera di consiglio.

Cinque i ragazzini abusati dall'ex sacerdote, spretato da Papa Francesco

Inzoli, soprannominato in passato "Don Mercedes" per la sua passione per il lusso, è stato un esponente di spicco di Comunione e liberazione in Lombardia per 30 anni. Nel gennaio del 2015 aveva fatto scalpore la sua partecipazione a un convegno organizzato dalla Regione Lombardia sulla famiglia naturale: all'epoca Inzoli era infatti già accusato di abusi. Secondo quanto ricostruito dal giudice per l'udienza preliminare Letizia Platè al termine del processo di primo grado, l'ex sacerdote "ha approfittato con spregiudicatezza della propria posizione di forza e di prestigio, tradendo la fiducia in lui riposta dai giovani nel momenti di confidenza delle proprie problematiche personali". Gli abusi sono stati commessi tra il 2004 e il 2008, quando Inzoli era rettore del liceo linguistico Shakespeare e parroco della chiesa della Santissima Trinità di Crema. Cinque i minorenni che sono stati vittime dell'ex sacerdote, che li aveva già risarciti con 25mila euro ciascuno. L'ex sacerdote li toccava nelle parti intime anche durante la confessione, citando brani del Vecchio Testamento per convincerli che ciò che stava facendo era giusto.

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