Violenza sulle donne, in Lombardia aumentano le richieste d’aiuto: 11.323 casi registrati nel 2018
Nel 2018 sono state ben 11.323 le vittime di violenza e abusi che in Lombardia si sono rivolte a un centro antiviolenza per denunciare e raccontare quanto subito. Dati, quelli raccolti dalla Regione, che fanno emergere un aumento rispetto al 2017 se si considera che i nuovi contatti sono stati 6.646, rispetto ai 5.892 dell'anno precedente. Secondo Silvia Pani, assessore alle Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità della regione Lombardia, si tratta di numeri che possono essere letti in due modi diversi: uno nel quale viene evidenziato come il fenomeno della violenza nei confronti delle donne sia in crescente emersione, un altro nel quale però è chiara anche la crescente sensibilizzazione del fenomeno stesso. In Lombardia i centri antiviolenza sono circa 50 ai quali si aggiungono 74 case rifugio e 27 reti territoriali che riescono così a coprire la quasi totalità del territorio e dunque la completa disponibilità nei confronti delle vittime.
Aumentano i servizi offerti: anche un'App per facilitare la comunicazione con i centri antiviolenza
Tanti i servizi offerti a chi si rivolge ai centri: da un semplice ascolto/sfogo a vere e proprie informazioni legali, passando per percorsi psicologici, ospitalità, casa, lavoro e denaro. Le donne nella maggior parte dei casi hanno raccontato che a perpetrare le violenza sono il marito o convivente o l'ex. E i tipi di maltrattamento sono sia di natura fisica che psicologica, quest'ultima in percentuale molto elevata: e non mancano ovviamente casi di stalking."Tra gli aspetti potenziati – ha concluso l'assessore Piani – ci sono i programmi per favorire l'inserimento lavorativo e l'autonomia abitativa. Abbiamo investito molto in formazione, anche in ambito universitario e lanciato una nuova App per facilitare il contatto delle vittime con i centri. Nei prossimi mesi attiveremo i lavori di redazione del nuovo Piano quadriennale antiviolenza, con cui renderemo ancora più incisivo il nostro lavoro di prevenzione e di contrasto a questo terribile fenomeno".