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Monza, imprenditore avrebbe abusato di 4 minori agli stage: chiesti 9 anni di carcere

La procura di Monza ha chiesto una condanna a 9 anni e 6 mesi di carcere per l’imprenditore titolare di due centri estetici, accusato di aver abusato sessualmente di quattro studentesse tra i 15 e 17 anni, impegnate in degli stage di alternanza-scuola lavoro nelle sue attività. Il 54enne si è sempre professato innocente.
A cura di Valerio Renzi
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La pm Michela Versini della procura di Monza ha chiesto una condanna a 9 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale aggravata su minori, per l'imprenditore di 54 anni accusato di aver abusato di quattro studentesse di 15 e 17 anni, che si erano recate in due centri estetici di proprietà dell'uomo per svolgere degli stage formativi. Le ragazze, iscritte a due istituti professionali della Brianza, hanno raccontato le loro storie agli inquirenti, spiegando di essere state avvicinate dall'uomo che gli avrebbe chiesto dei "messaggi speciali", facendogli intravedere un futuro lavorativo. Una ricostruzione rigettata dall'uomo, che ha si ammesso di essersi fatto massaggiare delle giovani per permettergli di fare pratica, ma sempre alla presenza della direttrice del centro estetico.

L'imprenditore si è sempre professato innocente

Una ricostruzione rigettata dall'uomo, che ha si ammesso di essersi fatto massaggiare delle giovani per permettergli di fare pratica, ma sempre alla presenza della direttrice del centro estetico.L'imprenditore era anche il responsabile della schede di valutazione delle ragazze, da cui dipendeva quindi il rendimento scolastico. L'uomo – arrestato lo scorso luglio quando la vicenda è venuta alla luce – si è sempre professato innocente, scegliendo quindi di affrontare il processo con rito ordinario, senza giudizio immediato o rito abbreviato, rimanendo in custodia cautelare in carcere.

La Regione Lombardia ha chiesto un risarcimento di 150.000 euro

Nei suoi confronti si sono costituiti parte civile la Regione Lombardia, che ha chiesto 150.000 euro di risarcimento che ha annunciato di volere devolvere ai centri antiviolenza, mentre gli avvocati delle giovani hanno chiesto risarcimenti tra i 10.000 e i 25.000 euro. Anche gli istituti professionali hanno chiesto una provvisionale per danno d'immagine, ma rimane aperto il capitolo del controllo sulle aziende che ospitano i ragazzi in regime di alternanza scuola-lavoro, sulla qualità dei tirocini svolti, sul loro effettivo impatto formativo e sulle condizioni di lavoro, ambientali e di sicurezza. La sentenza – secondo quanto riporta il Giorno – è attesa per il prossimo 11 luglio.

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