Violenta rissa sotto al Palazzo della Regione: scarcerati i cinque ragazzi arrestati
Sono stati scarcerati i cinque giovani filippini protagonisti della violenta rissa di venerdì sera a Milano, sotto il palazzo che ospita la sede della Regione, Palazzo Lombardia. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto ma ha deciso di non applicare alcuna misura cautelare per quattro ragazzi, disponendo solo l'obbligo di firma per un 19enne. Quest'ultimo sarebbe il ragazzo che ha ferito a coltellate un connazionale 18enne: "Sono stato chiamato da mio fratello e se non fossi intervenuto non me lo sarei perdonato e non me lo avrebbero perdonato, ho colpito solo per difendere lui e i suoi amici", ha detto davanti al giudice.
Sembra assodato che la rissa sia scoppiata tra un gruppo di giovani filippini che si ritrova abitualmente sotto a Palazzo Lombardia per ballare hip hop e altri connazionali passati di lì per caso: questi ultimi avrebbero iniziato a importunare gli altri ragazzi, urinando in piazza e deturpando le aiuole. Da qui il diverbio tra i due gruppi: un 16enne, amico del fratello del 19enne che ha sferrato la coltellata, è stato colpito con un coccio di bottiglia e ha riportato 20 giorni di prognosi. A difendere il primo gruppo è poi intervenuto il ragazzo più grande, che ha colpito il 18enne con un coltello da cucina da 20 centimetri.
Per tutti gli arrestati la procura aveva chiesto il carcere, contestando le accuse di rissa aggravata e lesioni gravi. Altri cinque minorenni sono indagati dalla procura minorile. Secondo i legali del 19enne, gli avvocati Fabio Schembri e Luciano Di Pardo, l'aggressione non ha niente a che fare con la contrapposizione tra gang: una notizia che, se confermata, aiuterebbe quanto meno a svelenire il clima piuttosto pesante che si respira in città, soprattutto dopo l'aggressione mortale di due settimane fa in piazzale Loreto.