Violati i sistemi informatici del Mc Donald’s: identificati sei hacker minorenni
Sono stati identificati i sei hacker minorenni, ritenuti responsabili dell’accesso abusivo nei sistemi informatici, amministrativi e commerciali di Mc Donald’s Italia, risalente all’aprile 2014, che aveva portato i giovani ad acquisire informazioni private in modo illecito. Dopo una lunga serie di indagini svolte dal compartimento di Polizia postale e delle comunicazioni per la Lombardia, sono così state eseguite quattro perquisizioni domiciliari e informatiche, disposte dalla procura presso il tribunale per i minorenni di Milano a conclusione delle indagini che hanno così permesso di identificare i ragazzini.
L'attacco degli hacker rivendicato in rete
La polizia ha individuato alcuni componenti, facenti parte del gruppo hacker "Second Logich Hackers", che aveva poi rivendicato in rete l’intrusione attraverso comunicati su varie piattaforme social, utilizzando l’hashtag #opmcdonald. La polizia ha così sequestrato un totale di circa 4 Terabyte di dati tra hard disk, cd-rom, pendrive e file custoditi in servizi cloud, alcuni dispositivi informatici in cui erano installati programmi ritenuti destinati alle attività di "hacking", il cui utilizzo consente di acquisire dati personali e aziendali, di accedere abusivamente a profili personali su social network, a caselle di posta elettronica, a database e siti web, nonché di sottrarre l’identità digitale delle vittime.