Vino annacquato, zuccherato e con Igp errata: sequestrati 60mila litri di Pinot grigio

Vino diluito con l’acqua, zuccherato, di un’annata sbagliata o proveniente da luoghi differenti rispetto a quanto indicato sulle etichette. È quanto emerso dalle indagini e campionamenti a tappeto svolte dagli uomini della Forestale di Pavia, tra le colline dell’Oltrepò Pavese. Dei risultati sconcertanti, che hanno portato la Finanza e l’Ispettorato della repressione frodi di Milano, lo scorso mercoledì mattina, al sequestro di 60mila litri di Pinot grigio, depositato in un magazzino di via Primo Levi a Stradella, in provincia di Pavia.
Le analisi erano cominciate nel 2014, su alcuni campioni prelevati in molte delle cantine della zona. Il risultato? Tutto fuorché pregiato Pinot grigio Igp. Niente di nocivo per la salute, ma sicuramente non il vino indicato nei registri e pronto per essere commercializzato in Italia e all’estero. In primo luogo l’annata era sbagliata e notevoli dosi di acqua venivano utilizzate per diluire il vino, per poi arrivare a constatare l'alta presenza di zucchero di canna, e, soprattutto, l'Igp sbagliata, un'indicazione geografica protetta differente rispetto a quella indicata sulle etichette delle bottiglie. Secondo gli inquirenti, infatti, il vino sarebbe stato ottenuto da uve coltivate fuori dalla provincia di Pavia. Ragione, questa, per cui il grossista, a cui sono state contestate sanzioni per diverse migliaia di euro, dovrà rispondere anche delle accuse di frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci. Mentre l’inchiesta, basata su un' ipotesi di frode da oltre 20 milioni di euro, e che ha riguardato almeno una sessantina di produttori, prosegue.