Villa di Tirano, il titolare del ristorante: “Lasciate a casa i bambini maleducati”
All'ingresso del ristorante pizzeria "Bagà" di Villa di Tirano, in provincia di Sondrio, è apparso un cartello che invita i clienti a tenere tranquilli i figli durante i pasti. Il titolare del locale, il 24enne Gabriele Berbenni, ha espresso tutta la sua esasperazione attraverso l'avviso apparso sulla porta d'ingresso del "Bagà". "I clienti che vengono nel nostro locale – si legge sul cartello – hanno il piacere di passare il loro pranzo/cena in assoluta tranquillità senza sottofondi di bambini maleducati che strillano". Questo è solo l'incipit di quanto scritto da Barbenni, che insieme alla fidanzata Sabrina si occupa della gestione del ristorante. Contattato da Fanpage.it Gabriele ha spiegato che sono stati costretti a lanciar questo messaggio perché la situazione stava diventando ingestibile. "Basta anche un solo bambino maleducato – ha dichiarato il titolare – perché agli altri clienti venga rovinato un pranzo o una cena. Non abbiamo ovviamente vietato l'ingresso ai più piccoli, ma semplicemente richiesto un minimo di educazione e rispetto nei confronti del personale e della clientela".
Il cartello nel dettaglio:
Le parole utilizzate dal titolare del "Bagà" appaiono molto dirette, ma sui social network hanno suscitato diverse perplessità. C'è chi ritiene troppo severa la presa di posizione di Barbenni, che ha lanciato un appello chiaro a tutti i frequentatori del suo ristorante. "Avviso a tutti i genitori – si legge sul cartello – lasciate a casa i bambini maleducati, provate ad educarli, nel caso non vi fosse possibile cambiate ristorante o restatevene a casa. Ci riserviamo il diritto di prenderli in cucina a lavare i piatti con tanto di nastro adesivo sulla bocca. Firmato l'uomo nero". Il tono è ironico ma il contenuto del messaggio è molto serio e sono tanti gli utenti sui social che hanno espresso solidarietà nei confronti del pizzaiolo e gestore del locale di Villa di Tirano: sarebbero infatti da comprendere, scrivono tutti, le difficoltà di lavorare in un ambiente chiassoso in cui non vi è rispetto per gli altri clienti