Vigili del fuoco aggrediti in via Gola, gli antagonisti non c’entrano: indagine su gang di minorenni
Non un attacco di matrice politica da parte di presunti "antagonisti" e "centri sociali", ma l'azione vandalica di una gang di giovanissimi ubriachi e fuori controllo. Questi i risultati dei primi accertamenti condotti dalla polizia sui disordini avvenuti in via Gola a Milano la notte di Capodanno, quando una squadra dei vigili del fuoco inviata per spegnere un incendio è stata aggredita e insultata, con tanto di furto delle chiavi di un'autopompa.
Vigili del fuoco aggrediti, per la polizia gli antagonisti non c'entrano: Nessuna matrice politica
I primi accertamenti della Questura hanno escluso la presenza, nell'azione, dei militanti del centro sociale ‘Cuore in Gola', di fronte al quale è avvenuto l'episodio. Nessuna matrice politica, quindi, ma un gravissimo atto vandalico. Nei video circolati online i ragazzi urlano "Gola's locos! Gola's locos!", dal nome di una crew di minorenni già al centro delle cronache. Sarebbero loro, e non gli attivisti del centro sociale, gli autori degli incendi e dell'aggressione. Appena l'informativa arriverà alla Procura di Milano, sarà aperta un'indagine coordinata dal pm Alberto Nobili, responsabile dell'antiterrorismo milanese. Le ipotesi di reato riguardano episodi di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto di armi improprie (nei video dell'aggressione si vede un ragazzo impugnare una pistola giocattolo).
Salvini aveva accusato "i soliti vecchi idioti" dei centri sociali
Puntare il dito su anarchici e centro sociali in occasione di fatti di cronaca è, purtroppo, un'abitudine antica a Milano, e non solo, che si è ripetuta anche in questa occasione. In prima fila Matteo Salvini, che ha tuonato contro "i soliti vecchi idioti dei centri sociali". Sulla stessa linea l'assessore regionale Stefano Bolognini, in un commento a caldo: "Il centro sociale di Via Gola è un covo di delinquenti e va sgomberato quanto prima". Su Twitter la capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini, aveva parlato di "equivoca tolleranza dell'amministrazione comunale verso i centri sociali, padroni incontrastati della zona". "Non meraviglierebbe se dietro questo episodio ci sia la regia dei centri sociali che nella zona sono padroni incontrastati delle occupazioni abusive", aveva rincarato la dose Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega.