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Vigevano, rapina in gioielleria con maschere e pistola: sventato colpo da 250mila euro

Sono stati i carabinieri intervenuti prontamente sul posto dopo la chiamata della moglie del titolare a sventare una rapina ai danni di una gioielleria che due banditi avevano razziato portando via orologi del valore di oltre 250mila euro. È accaduto nel pomeriggio di giovedì a Vigevano, nel Pavese: i due ladri sono stati immediatamente arrestati.
A cura di Redazione Milano
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Le maschere utilizzate dai ladri durante la rapina
Le maschere utilizzate dai ladri durante la rapina

Un colpo da 250mila euro sventato grazie all'intervento dei carabinieri che sono giunti prontamente sul posto fermando e arrestando i due rapinatori. È accaduto a Vigevano, in provincia di Pavia dove due ladri hanno tentato una rapina nel pomeriggio di ieri giovedì 6 febbraio ai danni di una gioielleria in via del Popolo: all'interno dell'esercizio commerciale c'erano in quel momento il titolare, un uomo di 64 anni, e una commessa. Quando i due rapinatori, un uomo di 45 anni disoccupato e residente nella stessa Vigevano e un 30enne meccanico di Mortara, si sono fatti aprire la porta dal titolare della gioielleria fingendosi clienti, la commessa era al telefono con la moglie del titolare che accortasi subito di quanto stava accadendo ha immediatamente lanciato l'allarme e allertato le forze dell'ordine.

I ladri arrestati dai carabinieri allertati dalla moglie del titolare

Intanto titolare e commessa sono stati immobilizzati sotto la minaccia di pistola e coltello dai due malviventi che per non farsi riconoscere sono entrati indossando delle maschere: i rapinatori hanno così rubato orologi Rolex e Tudor per un valore di almeno 250 mila euro, prima di tentare la fuga, ma è proprio in questo momento che sono stati bloccati dai carabinieri giunti prontamente sul posto. I militari, poco distante dalla gioielleria hanno rinvenuto anche l'auto che i due avevano preparato per la fuga. I ladri dovranno ora rispondere di rapina aggravata in concorso e porto abusivo di armi. Attualmente sono reclusi nel carcere pavese di Torre del Gallo.

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