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Video di nascosto a ragazze nei camerini: fermato maniaco, nel telefono decine di immagini

Un uomo di 38 anni è stato scoperto mentre riprendeva di nascosto una ragazza nei camerini di un negozio di abbigliamento nel centro di Milano ed è stato denunciato dai carabinieri. Nel telefono del voyeur c’era un archivio di immagini di donne filmate nei negozi in biancheria intima, ma anche sui mezzi pubblici con la videocamera sotto la gonna. Rischia da sei mesi a quattro anni per il reato di “interferenze illecite nella vita privata”.
A cura di Redazione Milano
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I carabinieri del Nucleo radiomobile di Milano hanno denunciato un uomo di 38 anni, scoperto mentre filmava e fotografava di nascosto una ragazza nei camerini di un negozio di abbigliamento del centro. Il maniaco, incensurato e residente in provincia di Milano, è stato notato da una delle sue vittime, una ragazza di 27 anni, e bloccato dagli addetti alla sorveglianza, che hanno poi chiamato le forze dell'ordine.

Milano, scoperto maniaco dei camerini: ragazza ripresa di nascosto in biancheria intima

Nel telefono che il voyeur ha consegnato ai militari è stata scoperta una "collezioni" di immagini e video di donne riprese di nascosto nei camerini di diversi centri commerciali, ma anche sul treno e in metropolitana, con la telecamera abbassata per inquadrare sotto la gonna delle vittime. La vicenda, ricostruita da Il Giorno, è avvenuta in un negozio di una nota catena di abbigliamento Corso Vittorio Emanuele. Dopo l'arrivo dei carabinieri, il maniaco ha consegnato lo smartphone. Nella memoria del telefono erano salvati quindici filmati della ragazza nel camerino in slip e reggiseno. Ma in breve è emerso un intero archivio di materiale rubato illegalmente, l'ultima volta nello stesso negozio solo 24 ore prima di essere fermato.

Denunciato, rischia da sei mesi a quattro anni per "interferenze illecite nella vita privata

I militari indagano ora per risalire alle altre vittime, con tutta probabilità ancora ignare di essere state oggetto delle attenzioni morbose dell'uomo. Il 38enne dovrà rispondere del reato di "interferenze illecite nella vita privata" previsto dall'articolo 615 bis del codice penale per "chiunque, mediante l'uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata", punibile con la reclusione da sei mesi a quattro anni.

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