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Viadana piange Rita Mellace, giovane madre stroncata da una meningite fulminante

Choc e dolore a Viadana per la morte improvvisa di Rita Mellace, 36 anni, madre di tre figli colpita da una forma aggressiva di meningite batterica fulminante. La donna è deceduta domenica all’ospedale di Cremona. Lascia il marito Paolo, di un anno più grande di lei, e i tre figli di 17, 13 e 5 anni. La salma ieri è stata trasportata a Isola di Capo Rizzuto (Kr) dove si terranno i funerali.
A cura di Redazione Milano
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La città di Viadana è sotto choc per la morte improvvisa di Rita Mellace, la donna di 36 anni madre di tre figli stroncata all'ospedale di Cremona da una meningite batterica fulminante che l'ha portata via in poche ore. Nel piccolo centro del mantovano la comunità è in lutto soprattutto la comunità calabrese, dal momento che la giovane era originaria della provincia di Crotone. Rita lascia il marito Paolo, di un anno più grande di lei, e i tre figli di 17, 13 e 5 anni. La salma ieri è stata trasportata a Isola di Capo Rizzuto (Kr) dove si terranno i funerali.

Meningite fulminante: Viadana piange la 36enne Rita Mellace

La giovane madre è morta domenica pomeriggio a causa di una forma particolarmente grave di meningite batterica. La donna, di professione casalinga, ha iniziato ad accusare i sintomi tipici della meningite (forte mal di testa, nausea, rigidità nucale) ed è stata ricoverata d'urgenza all'ospedale di Oglio Po. I medici hanno subito diagnosticato una forma particolarmente aggressiva dell'infezione delle membrane che avvolgono il cervello. Le autorità non hanno precisato  il tipo di batterio che ha causato l'infezione. Le cure purtroppo non sono riuscite a salvarle la vita: la 36enne è morta nel pomeriggio di domenica all'ospedale Maggiore di Cremona dove era stata trasportata per essere ricoverata nel reparto di terapia intensiva.

Famigliari sottoposti a profilassi antibiotica

I famigliari e alcuni contatti più stretti della donna sono stati sottoposti alla profilassi antibiotica del caso. L'Agenzia per la tutela della salute Valpadana ha invece reso not che gli alunni delle classi frequentate dai figli e tutte le persone che hanno avuto contatti coi famigliari "non sono a rischio, e pertanto non soggetti a profilassi antibiotica".

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