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Via Brioschi, le motivazioni dell’ergastolo a Pellicanò: “Voleva uccidere tutta la famiglia”

“Voleva sopprimere il proprio (intero) nucleo familiare ed era ben consapevole del pericolo a cui esponeva i vicini di casa”. Così scrive il gup del tribunale che ha condannato all’ergastolo Giuseppe Pellicanò, accusato di essere l’autore dell’esplosione di un anno fa in via Brioschi a Milano.
A cura di Enrico Tata
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"Voleva sopprimere il proprio (intero) nucleo familiare ed era ben consapevole del pericolo a cui esponeva gli altri residenti del palazzo e terzi. Nonostante ciò ha deciso di agire". Sono le motivazioni che hanno spinto il gup Chiara Valori a condannare all'ergastolo Giuseppe Pellicanò, accusato di essere stato l'autore dell'esplosione della palazzina in via Brioschi a Milano nel giugno dell'anno scorso. L'uomo, accusato di strage e devastazione, ha provocato la morte della compagna e di due giovani vicini di casa. Rimasero invece ferite gravemente le due figlie, di 7 e 11 anni.

Le motivazioni del gup: "Soffriva di depressione lieve, non determinante per le sue decisioni"

Secondo la giudice Pellicanò "era perfettamente consapevole delle conseguenze estremamente lesive" dell'esplosione provocata svitando il tubo del gas del suo appartamento. Voleva dare una lezione alla compagna, che aveva deciso di lasciarlo. Il 52enne soffriva di una depressione lieve, "al più moderata" scrive il gup, ma tale da non essere stata determinante per la sua decisione. Nelle parole della giudice si tratta di "una forma depressiva minore a probabile natura reattiva, del tutto inidonea a influire sulla sua capacità di intendere e di volere".

La conferma di questo, secondo il gup Valori, sarebbe contenuta in una conversazione intercettata in carcere tra Pellicanò e un'amica che era andata a trovarlo. Pellicanò commentava la notizia apparsa sui giornali di una sua possibile malattia mentale: "Eh allora? che ho una leggera forma di depressione? A parte che la psichiatra mi ha fatto un referto a fine maggio che mi ha detto ‘non la voglio vedere neanche a giugno perché è migliorato' (…) non c'è relazione tra le due cose". Il suo stato di salute mentale, si legge sempre nelle motivazioni del gup, è buono e la sua personalità presenta  "semplicemente dei tratti di tipo narcisistico".

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