Verso il processo i genitori di Aurora, la bimba di 9 mesi morta per denutrizione
I genitori di Aurora, la bambina di 9 mesi morta in casa a Milano tra il 26 e il 27 febbraio scorsi, potrebbero essere presto processati con l'accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati. Il pubblico ministero di Milano Cristian Barilli ha infatti chiuso le indagini a carico dei due, la cui figlia morì per un arresto cardiocircolatorio provocato, come stabilì l'autopsia, da "grave disidratazione" e "iponutrizione cronica e acuta".
La tragedia di Aurora aveva scosso Milano
La tragedia di Aurora aveva scosso Milano, città che allora si apprestava a ospitare l'Esposizione universale. Le indagini condotte dalla Squadra mobile di Milano hanno accertato che la piccola viveva in condizioni igieniche precarie nell'abitazione di via Filippo Severoli, periferia ovest della città, insieme ai genitori e al nonno paterno. Aurora veniva nutrita in maniera insufficiente con camomilla e latte vaccino, spesso diluito con acqua. veniva lasciata nella culla nella stessa posizione per diverse ore, come evidenziarono le piaghe sulla schiena della bambina. Nell'abitazione in cui aveva trovato la morte, gli agenti della squadra mobile avevano trovato anche scarafaggi nel frigorifero.
Chiesta l'archiviazione per il medico che visitò Aurora
Il pm Barilli ha invece chiesto l'archiviazione per un medico del pronto soccorso dell'ospedale San Carlo, indagato per omesso referto, protagonista di un "giallo" pochi giorni prima che la bimba morisse. Il medico aveva infatti visitato la bimba 20 giorni prima della morte, ma non avrebbe trovato particolari segni di malnutrizione sul corpo della bambina. Una posizione evidentemente condivisa anche dal magistrato titolare delle indagini, che adesso potrebbe chiedere al giudice per le indagini preliminari il rinvio a giudizio per i genitori della bambina.