Vermi in un piatto della mensa scolastica, l’amministrazione comunale: “Analisi negative, nessun problema”
Una settimana fa in una scuola elementare di San Vittore Olona, Milano un bambino, durante la pausa pranzo, ha notato nel suo piatto di pasta alcuni piccolissimi vermi che si muovevano sul bordo esterno. Da subito non si è capita la provenienza degli insetti, perché la pasta, ovviamente, era cotta e nel formaggio non sono stati riscontrati problemi. Informata la sindaca, Marilena Vercesi, l'amministrazione ha pubblicato una nota in cui spiega che l'ispezione dei medici di Ats alle mense scolastiche ha dato esito di conformità ai criteri normativi. In più il campione di pasta servito quel giorno ai piccoli studenti "non presentava la presenza di infestanti". Il Comune precisa di essere stato informato "a mezzo mail solo il giorno successivo. Si fa rilevare che in situazioni del genere non si agisce così ma, in base alla normativa vigente la ditta Sodexo concessionaria del servizio di ristorazione scolastica e l’Istituto Comprensivo Carducci tramite i referenti (insegnanti e/o genitori) della stessa Commissione mensa, avrebbero dovuto comunicare immediatamente la non conformità all’ATS e all’Amministrazione stessa. Era necessario intervenire subito informando gli enti competenti e non come diversamente è avvenuto, solo dopo 24 ore dall’accaduto, peraltro con l’invio di versioni rilasciate dai soggetti interessati che appaiono tra loro difformi, almeno parzialmente”.
I genitori degli alunni, però, hanno inviato una lettera di risposta alla sindaca: "Leggendo le sue parole sembra che la responsabilità sia solo dell’insegnante e perché allora non degli impiegati comunali, che al sabato non lavorano? O dei genitori della Commissione mensa che non erano presenti? Noi genitori siamo seriamente preoccupati per la situazione e riteniamo che quanto verificatosi non possa liquidarsi dietro il fatto di non essere stata tempestivamente avvisata dalla scuola". Secondo i genitori ci sarebbero stati altri episodi nelle scuole del paese. Per esempio, sostengono, la Nutella scaduta che sarebbe stata data ai bimbi della materna come merenda nel 2017 o " la più recente contaminazione del cibo per una bambina con dieta speciale lo scorso maggio. Ancora, qualche settimana fa un errore nel somministrare ad una bambina con gravi allergie alimentari un piatto contenente cibi cui è allergica".