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Varese, venduta a una società immobiliare di Gallarate l’area ex Aermacchi

È stato raggiunto l’accordo per la cessione dell’area ex Aermacchi a Masnago, in provincia di Varese. Ad aggiudicarsi l’acquisto è stata una società immobiliare di Gallarate: la Italiana Diamanti, che adesso dovrà concordare con il Comune le prossime mosse per far partire il progetto di riqualificazione della vasta area dismessa da tempo.
A cura di Luca Giovannoni
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Foto via Facebook
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Una lunga operazione di acquisto si è conclusa, dopo più di un anno di trattative, nella giornata di lunedì 4 novembre. Si tratta dell'accordo per la cessione dell'area ex Aermacchi a Masnago, in provincia di Varese. Il rogito per la cessione è stato firmato da una società immobiliare di Gallarate: la Italiana Diamanti, che si è aggiudicata l'acquisto dell'area. I nuovi proprietari si siederanno a un tavolo di confronto con il Comune per stabilire quali saranno le prossime mosse e concordare il progetto di riqualificazione della vasta area dismessa da tempo. Intanto anche il sindaco di Varese Davide Galimberti ha espresso soddisfazione per la buona riuscita dell'operazione.

Cosa prevede il pgt

Nell'area ex Aermacchi sarà possibile realizzare, attraverso un piano integrato, strutture di servizi, edifici residenziali o attività commerciali di vicinato, ovvero punti vendita al dettaglio con superficie di vendita non superiore ai 150 o ai 250 metri quadrati. È il piano di governo territoriale (Pgt) a definire ciò che si può o non si può fare nell'area a disposizione. Il pgt è molto chiaro quindi: non sarà possibile edificare grossi centri commerciali, ma solo negozi di piccola e media dimensione.

La storia dell'Aermacchi

Un percorso che ha inizio nel diciannovesimo secolo quello dell'Aermacchi, la società che nel corso del ‘900 è stata un'azienda leader del settore dell'aeronautica. L'anno di fondazione ufficiale è il 1913, ma già da prima i fratelli Macchi erano impegnati nella costruzione di omnibus e carrozze. Inizialmente l'azienda venne chiamata Società Anonima Nieuport-Macchi e solo nel 1961 convertì il nome in Aermacchi. Negli anni della Seconda guerra mondiale la produzione si estese anche ai veicoli militari di terra con la presentazione di un motocarro a tre ruote dal nome di Macchi MB1 che si differenziava dalla produzione del periodo per vari accorgimenti tecnici: successivamente l'azienda produsse anche motociclette. L'Aermacchi venne acquistata alla fine del 2002 da Finmeccanica: nel 2012 diventò l'Alenia-Aermacchi.

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