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Varese, picchia la compagna davanti ai figli piccoli e le rompe un timpano: arrestato 35enne

Per l’ennesima volta ha picchiato la sua compagna, rompendole un timpano, davanti agli occhi dei loro bambini piccoli. Per questo un pregiudicato di 35 anni è stato arrestato a Cassano Magnago (Varese) dai carabinieri, chiamati dai vicini che sentivano urlare. La donna ha poi raccontato di aver subito violenze e percosse per molto tempo, ma di non aver mai trovato il coraggio di denunciare.
A cura di Simone Gorla
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Ha picchiato selvaggiamente la compagna, madre dei suoi tre figli, fino a provocarle la rottura di un timpano. I carabinieri, chiamati dai vicini che sentivano le urla della donna, sono arrivati nell'appartamento della famiglia e l'hanno arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. È accaduto a Cassano Magnago, in provincia di Varese, nella notte tra giovedì e venerdì.

Cassano Magnago, picchia la compagna davanti ai loro tre figli piccolo: arrestato pregiudicato

A rendere ancora più drammatico il quadro in questa storia di violenza in famiglia, c'è il fatto che i tre bambini della coppia erano presenti e hanno assistito al pestaggio. L'uomo, un pregiudicato italiano di 35 anni, è finito in manette. La compagna, sua coetanea, ha raccontato poi ai militari di aver subito aggressioni per molto tempo, senza trovare mai il coraggio di denunciare.

Percosse e minacce di morte a moglie e figli: arrestato operaio di 43 anni

Purtroppo i precedenti di maltrattamenti in famiglia non mancano. In provincia di Varese, nel mese di luglio, un operaio albanese di 43 anni è finito in manette per aver picchiato la moglie e i tre figli piccoli. L'uomo, che deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, sottoponeva la donna e i bambini a continue violenze fisiche e psicologiche. Secondo i carabinieri che hanno indagato sul caso la donna e i tre bambini vivevano da tempo in una situazione insostenibile, vittime di percosse e minacce di morte. A salvarli sono stati i sospetti delle maestre della scuola frequentata dai tre bambini che, avendo notato sulla loro pelle i segni delle violenze, si sono rivolte ai servizi sociali. In breve sono scattate le indagini dei militari che hanno portato all'arresto del 43enne.

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