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Varese, la proposta della Lega Nord: “Diamo armi ai cittadini per difendersi”

È la “soluzione” del segretario cittadino della Lega Nord di Varese, Marco Pinti, alle aggressioni dei giorni scorsi di una gang di stranieri armati di machete: “Sembra una provocazione ma in realtà è una proposta disperata”.
A cura di Susanna Picone
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La “provocazione” di Marco Pinti, segretario cittadino della Lega Nord di Varese, prende spunto da un fatto di cronaca che ha allarmato la cittadinanza. Giovedì 19 febbraio una gang di rapinatori stranieri armati di machete ha infilato tre tentativi di rapina ai danni di altrettanti gruppi di persone in città. I ladri sono stati arrestati, ma il fatto ha spinto il segretario della Lega a fare una “richiesta”. Quella di dare armi ai cittadini. Pinti si è rivolto al prefetto Giorgio Zanzi e gli ha chiesto, appunto, di “concedere il porto d’armi a tutti i cittadini che ne facciano richiesta per consentire una adeguata difesa personale”. Interpellato dal Fatto Quotidiano, il segretario del Carroccio ha spiegato che la sua è una “proposta disperata”. “Sembra una provocazione ma in realtà è una proposta disperata. Quasi l’ultima e definitiva ammissione che non stiamo correndo il rischio far west, siamo già al far west. È la logica conseguenza alle politiche scellerate di questo governo che tra decreti svuota carceri e immigrazione incontrollata sta riempiendo le strade di delinquenti”, ha spiegato il leghista.

La diffusione delle armi e il caso del benzinaio che ha sparato al rapinatore – A proposito delle statistiche che legano la diffusione delle armi private all’aumento degli omicidi Pinti ha una sua idea: “Le statistiche – ha spiegato – possono benissimo essere strumentalizzate a seconda da che parte le si legga. A chi si oppone alla mia proposta portando il solito argomento degli Stati Uniti replico con l’esempio della vicina Svizzera, dove ogni maschio adulto abile al servizio militare ha in casa un fucile passato dal governo e dove le stesse statistiche di cui sopra dicono che il numero di omicidi commessi con armi da fuoco sono in linea con quelli che accadono nel nostro paese dove le armi facili le hanno solo i delinquenti”. Il segretario leghista ha parlato anche del caso del benzinaio che ha sparato e ucciso un rapinatore: “Se il benzinaio non fosse intervenuto armi alla mano per difendere la commessa di una gioielleria oggi forse non staremmo parlando di un cattivo processo in più, ma di un funerale di troppo. Comunque la si pensi – ha proseguito Pinti – la situazione è grave, non è la Lega a dirlo, ma tutti i sindacati di polizia, i sondaggi, le statistiche e tutti gli indicatori che certificano il grado di esasperazione crescente nelle nostre città”.

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