Varese, imprenditore 97enne lascia 7 milioni di euro in eredità ai bambini malati
Una commovente storia di solidarietà arriva direttamente da Varese, dove un pensionato di 97 anni, morto lo scorso gennaio, ha lasciato tutto il suo patrimonio, ben 7 milioni di euro, in beneficenza ad alcune associazioni del territorio del Varesotto. Renato Giuliani, questo il nome del milionario buono, era nato nel 1919 a Milano ed aveva cominciato a lavorare giovanissimo nella Fabbrica Italiana Cesoie e Punzonatrici, l'azienda di famiglia fondata nel 1930, che oggi era cresciuta tanto da poter contare su più di 500 dipendenti e di un considerevole mercato negli Stati Uniti e in Medio Oriente. Vedovo e senza figli, residente a Buguggiate, ha lasciato la società in eredità ai suoi nipoti, ma la sua volontà era chiara: i risparmi di una vita sarebbero dovuti andare ai più bisognosi.
Lo aveva fatto mettere anche nero su bianco nel suo testamento. Completate le procedure burocratiche, nelle ultime settimane sono state contattate e individuate le associazioni. Della cospicua somma, quasi 800mila euro sono stati destinati all'ospedale materno-infantile Del Ponte di Varese, che ha a sua volta devoluto il lascito alla onlus Il Ponte del sorriso, che allevia la permanenza dei bambini ricoverati con giochi e supporto psicologico. Sono circa 1200 le famiglie che ogni anno arrivano nella città lombarda e che in questo luogo trovano ospitalità mentre i piccoli sono in terapia o hanno bisogno di analisi specifiche. "Mio zio ha dedicato la sua vita al lavoro – ha spiegato Alessandro Bernardini, nipote dell'imprenditore scomparso -, si è ritirato dall'attività una ventina di anni fa e, alcuni mesi prima di morire, ha fatto questa scelta, che noi apprezziamo. Ha fatto un'attenta valutazione degli enti beneficiari e ha premiato quelli che riteneva più meritevoli".
Un gesto questo che, come ha sottolineato Emanuela Crivellaro, responsabile del Ponte del sorriso, è una vera e propria svolta per tante famiglie in difficoltà, che hanno bisogno di supporto materiale e psicologico per alleviare il dolore che le ha colpite. "Non abbiamo mai incontrato il signor Giuliani – ha detto Crivellaro -, la notizia della donazione ci è arrivata tramite telefono nel gennaio scorso. Si è trattato di un gesto commovente: quello di un anziano che al termine del suo cammino riesce a pensare ancora ai bambini. In una parola, al futuro". Grazie al signor Giuliani, verranno anche rifatti gli arredi dell'ospedale pediatrico, acquistate ambulanze e saranno pagate ricerche sul cancro.