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Varese, giovane di 25 anni segregata e schiavizzata dalla famiglia del marito

Una giovane di origini pachistane di 25 anni è stata “liberata” dalla famiglia del marito che l’avrebbe ridotta in schiavitù e segregata in casa. Arrestate sei persone. La giovane e il figlio nato nel 2015 sono stati trasferiti in una casa privata protetta.
A cura di Va.Re.
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Sono stati arrestate a Cassano Magnago, provincia di Varese, sei persone appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono accusati di aver segregato e schiavizzato una giovane di 25 anni. L'incubo per la ragazza di origine pakistana, è iniziato dopo il matrimonio con un connazionale e il trasferimento nella casa dove il marito viveva con la famiglia. Qui l'uomo, con il padre e la madre, i due fratelli e la sorella, avrebbe ridotto in condizioni di vera e propria schiavitù la ragazza per quattro anni, costretta a provvedere a tutte le incombenze domestiche della famiglia, a pulire e cucinare, senza poter mai poter uscire di casa o comunicare con altri.

Lavori domestici estenuanti, sempre sotto controllo anche in bagno. Questo è il quadro che emerge dalle indagini portate avanti dagli inquirenti che hanno portato alla fine alla "liberazione" della ragazza. Il trattamento non sarebbe cambiato neanche quando la giovane ha affrontato due gravidanze. Addirittura avrebbe potuto mangiare e bere solo sotto la sorveglianza dei metri della famiglia e avrebbe potuto parlare al telefono solo con i genitori, che vivono in Pakistan, e in viva voce. Ogni comportamento giudicato fuori posto e ogni tentativo di ribellione sedato a suon di schiaffi e minacce.

La ragazza è stata collocata in una struttura protetta assieme al figlio piccolo, mentre i membri della famiglia di aguzzini tutti trasferiti in carcere con l'accusa di riduzione in schiavitù e violenza privata aggravata.

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