Vandali imbrattano il Duomo: aperta una inchiesta
Giusto un mese fa era stato fermato un gruppo di writers, che dopo aver imbrattato decine di muri ed essere stati segnalati da alcuni abitanti delle zone incriminate, erano stati denunciati. Ma gli episodi di vandalismo a Milano sembrano proprio non terminare, anzi: la notte passata, infatti, è stata imbrattata una delle porte del Duomo, la “Porta di Maria”, quella centrale in bronzo contenente alcuni bassorilievi sulla Passione di Cristo, sulla quale un writer ha lasciato la sua firma con un bomboletta spray di colore bianco. Ma non solo: anche altre tre scritte su una fiancata e sulle lamiere del cantiere sul lato di Palazzo Reale.
Nel merito della faccenda è intervenuto il pm Elio Ramondini, che già altre volte si è occuapto di inchieste sul fenomeno dei writers. Ramondini nell’aprile dello scorso anno, a seguito dell’irruzione di un gruppo di writers in un convoglio della metropolitana diretto a Gessate, oltretutto con a bordo dei passeggeri, riuscì a scovare i graffitari coinvolti. Per quel che qui interessa, ad ogni modo, il vandalo in questione rischia proprio di non passarla liscia: difatti gli investigatori della polizia locale, stanno verificando le immagini delle telecamere che circondano la zona, nella speranza che l'incriminato sia stato ripreso. Come si legge su Repubblica, i vertici della Veneranda Fabbrica del Duomo dispiaciuti per il gesto, hanno dichiarato: “Preferiamo non fare commenti per non dare rilievo a questi gesti. Se vogliamo bene al monumento meglio non fare troppo pubblicità a questi episodi che provocano emulazione. Questa volta l'episodio ha avuto molto risalto, ma dobbiamo continuamente intervenire per queste problematiche e lo facciamo rapidamente".