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Uomo ucciso a coltellate in casa nel Bresciano, arrestato il cognato

I carabinieri hanno arrestato con l’accusa di omicidio volontario Laert Kumaraku, il cognato di Dritan Mali, 30enne albanese ucciso ieri a coltellate nella sua casa di Vobarno, nel Bresciano. Dopo un lungo interrogatorio Kumaraku ha raccontato di essere intervenuto per difendere la sorella dalla vittima, che voleva picchiarla.
A cura di F.L.
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Un lungo interrogatorio, poi le manette. C'è un arresto per l'omicidio di Dritan Mali, l'uomo di 30 anni di nazionalità albanese ucciso ieri a coltellate nella sua abitazione di Vobarno, in provincia di Brescia. I carabinieri, dopo un lungo interrogatorio andato avanti tutta la notte, hanno arrestato il cognato dell'uomo, Laert Kumaraku. Per lui l'accusa è di omicidio volontario.

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Secondo quanto raccontato ai carabinieri, Kumaraku sarebbe intervenuto per difendere la sorella dal marito. Tiene banco dunque l'ipotesi emersa in un primo momento, e cioè che l'omicidio sia maturato all'interno di una lite familiare poi degenerata. Al momento dell'omicidio, difatti, nell'abitazione della vittima c'erano anche la moglie e il cognato. Quest'ultimo avrebbe cercato di sottrarre la sorella dalla furia del marito, che voleva picchiarla, ma la situazione sarebbe sfuggita di mano.

Secondo quanto riportano i vicini di casa, nella famiglia dove si è consumato l'omicidio non c'erano particolari tensioni: in nessun altro caso c'erano stati accesi scoppi di violenza. Un elemento che potrebbe far propendere per un improvviso scatto di ira e una tragedia in un certo senso imprevedibile. Il fratello della vittima, un ragazzo di 20 anni, alla notizia della sua morte ha accusato un malore.

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