“Un asintomatico su dieci è positivo”: l’esito degli screening dell’università Statale di Milano
Circa il 10 per cento dei volontari che hanno partecipato allo screening con tamponi e test sierologici organizzato dall'Università Statale di Milano è risultato positivo al Covid-19 senza presentare nessun sintomo d’infezione o contatto recente con persone infette. A questi si aggiunge un altro 10 per cento con immunoglobuline positive al test sierologico. In totale, il 15 per cento presentava un tampone positivo e/o degli anticorpi per il coronavirus.
Sono i risultati pubblicati sulla rivista European Journal of Internal Medicine emersi dello studio UNICORN (UNIversity against CORoNavirus) dell’Università Statale di Milano, disegnato dai ricercatori Valentina Bollati e Gregorio Milani, del dipartimento di Scienze cliniche e di Comunità e condotto in collaborazione con Avis Milano (Associazione Volontari Italiani del Sangue).
"Puntiamo sia a stimare la prevalenza attuale del virus in una popolazione asintomatica attraverso l’analisi dei tamponi, sia a identificare se l’immunità per il virus è già presente in una percentuale della popolazione stessa con l’analisi delle immunoglobuline", spiegano i due ricercatori, alla guida di un team di quindici persone dei dipartimenti di Scienze cliniche e di comunità, di Scienze farmacologiche e biomolecolari, di Scienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche e di Scienze biomediche per la Salute.
L’indagine ha riguardato solo persone non sintomatiche tra il personale dell’Università Statale: docenti, personale tecnico amministrativo e bibliotecario, assegnisti e dottorandi hanno partecipato su base volontaria e suddivisi su turni, sottoponendosi a un tampone e a un prelievo del sangue per la ricerca delle immunoglobuline (IgG e IgM).
“I dati pubblicati si riferiscono alla prima fase dello studio condotto a fine marzo, che ha coinvolto circa 200 volontari del nostro Ateneo – spiegano Valentina Bollati e Gregorio Milani -. Si tratta di dati rivelatisi importante e, in parte, anche sorprendenti. Questi dati permettono di capire maggiormente quanto fosse diffusa la circolazione del virus Covid-19 a Milano durante la prima fase della pandemia: circa una persona su 10 era potenzialmente portatore asintomatico del virus".
È in corso la seconda fase del progetto che porterà ad arruolare un totale di altri 2 mila volontari per valutare come la diffusione del virus fra le persone asintomatiche si sia modificata a seguito del periodo di lockdown.