Uccise i figli di 8 e 12 anni dando fuoco alla casa: ergastolo
È stato condannato all’ergastolo dal tribunale di Brescia Pasquale Iacovone, l’uomo che il 16 luglio di un anno fa uccise i suoi due bambini, Davide di 12 anni e Andrea di 8 anni, dando fuoco alla sua abitazione di Ono San Pietro. La sentenza nei suoi confronti è stata emesso al termine del processo con rito abbreviato. I due fratellini morirono carbonizzati nell’incendio che l’uomo appiccò alla loro casa dopo averli soffocati mentre erano a letto con lui. Lui stesso nell’incendio della sua abitazione riportò gravissime ustioni e rimase per mesi in ospedale lottando tra la vita e la morte. Ma poi si è ripreso e, arrestato, è finito nel carcere milanese di Opera. Secondo gli inquirenti, Pasquale Iacovone stava affrontando una separazione burrascosa dalla moglie e madre dei due bambini. La terribile ipotesi formulata dagli investigatori è che lui avrebbe ucciso i suoi due figli proprio per punire la loro mamma che, nei confronti di Iacovone, aveva sporto decine di denunce, tanto che l'uomo era stato sottoposto a una misura di divieto di avvicinamento.
Iacovone dichiarato capace di intendere e volere
Il 20 novembre scorso Pasquale Iacovone era stato dichiarato capace di intendere e volere dal perito nominato dal Tribunale. In quell’occasione il pm aveva appunto chiesto la pena dell’ergastolo, richiesta poi accolta dai giudici. Il legale di Iacovone, l’avvocato Gerardo Milani, aveva invece chiesto per il suo assistito l’assoluzione, contestando la perizia psichiatrica. “Una sentenza equilibrata. Iacovone avrà modo di riflettere sul suo comportamento”: così il legale della mamma di Davide e Andrea, ha commentato all'Adnkronos la sentenza emessa oggi dal tribunale di Brescia. “Con questa sentenza – ha continuato l’avvocato – Iacovone paga le conseguenze delle sue azioni”.