Uccidono la mamma capriolo e il suo cucciolo di pochi mesi: denunciati 7 bracconieri
La battuta di caccia questa volta è finita con una denuncia per sette cacciatori di frodo, fermati in Alta Valsabbia, in provincia di Brescia, al termine di un'operazione del Nucleo Ittico e Venatorio della polizia provinciale nel territorio di Capovalle. Il gruppo di bracconieri dal grilletto facile non si è fatto scrupoli di uccidere un esemplare di capriolo femmina di tre anni, e il suo cucciolo di soli quattro mesi che stava con lei, ignorando ogni norma sulla caccia (che vieta di uccidere esemplari così giovani) e le disposizioni del calendario venatorio.
Come se non bastasse i fucili erano caricati con "munizioni spezzate", o come si dice più comunemente a "pallettoni", il cui utilizzo è severamente vietato dato che provocano sofferenze agli animali cacciati. I bracconieri, identificati e denunciati, provenivano quattro dal comune di Idro, gli altri tre dai comuni di Nave, Trento e da Capovalle.