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Truffa al Fatebenefratelli: i soldi dei ticket finivano nelle tasche dei dipendenti

I due ex dipendenti sono stati licenziati per aver sottratto i ticket versati dai pazienti prime delle visite all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. La cifra dovrebbe aggirarsi intorno ai 20mila euro. A far scoppiare lo scandalo una segnalazione interna.
A cura di Angela Marino
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Intascavano i soldi del ticket dei pazienti prima di visite ed esami medici. Questo il modus operandi dei due ex dipendenti dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano, finiti al centro di una inchiesta per di truffa e peculato. I due si sono appropriati di ingenti somme sottraendo soldi pubblici. Per ora si parla di decine di migliaia di euro, forse 20mila, stando a quanto afferma la dirigenza dell’ospedale, nella perdona di da Giovanni Michiara, ma nel corso delle indagini che hanno portato al licenziamento dei due, potrebbero emergere nuovi particolari della truffa, a partire dalla presenza di altri complici implicati. A denunciare l'indebita sottrazione dei ticket, sarebbe stata una segnalazione interna, dando così il via alle indagini dei Noc, Nucleo operativo di controllo dell’Asl.

Gli scandali del Fatebenefratelli

Una vicenda analoga è andata in scena nel 2014 quando un’impiegata della Ragioneria venne denunciata per aver causato un ammanco di 106 mila euro. Un anno prima, nel 2013, fu la volta del concorso truccato che permise ad alcuni dipendenti di avere un promozione senza possedere i requisiti per l'avanzamento (la laurea o il diploma delle scuole superiori, i candidati erano in possesso del solo diploma di terza media). La vicenda fu denunciata da un esposto anonimo che indicava nominativi dei vincitori. Nel 2014, riempì le pagine di cronaca la storia del primario assenteista Giorgio Barzoi, condannato a un anno e 4 mesi di carcere lo scorso 11 maggio per aver accumulato 145 false presenze in ospedale.

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