Truccati da panda, ma sono cani: smascherato il bluff del circo

Gli occhioni neri come le orecchie, il tenero musetto bianco. Sembravano stupendi cuccioli di panda, ma in realtà erano cani di razza chow chow. Truccati e pettinati così da ingannare tutti, o quasi. Venivano usati per scattare le fotografie, a pagamento, con i bambini, sorridenti ed emozionati di stringere in un abbraccio un piccolo panda. Venerdì 18 dicembre alcuni animalisti in incognito hanno pagato a Brescia il biglietto per l'Orfei Circus (niente a che vedere con Moira e Nando Orfei). Con i loro occhi hanno vistoil bluff e l'hanno denunciatoal Corpo forestale dello Stato, che è intervenuto la scorsa domenica. Gli agenti del Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali (Nirda) affiancati dai colleghi della Forestale di Brescia, hanno sequestrato due esemplari di chow chow, un maschio e una femmina, che venivano truccati da panda.
Il proprietario è stato denunciato con il divieto assoluto di proseguire gli spettacoli del circo. Dagli accertamenti effettuati è emerso che la carta d’identità dei cani era falsa: erano importati dall’Ungheria ma avevano un età sicuramente inferiore a quella dichiarata, di circa sei mesi. Il proprietario è stato denunciato per uso di documentazione falsa ma le indagini della Forestale sono in pieno corso per far luce sull’eventuale componente di maltrattamento e sulla effettiva provenienza dei cuccioli, nonché sull’ipotesi di truffa ai danni degli spettatori. L’ipotesi di reato è quello di maltrattamento di animali ma anche truffa ai danni degli spettatori.