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Treviglio, denunciate 14 persone per vendita di prodotti di marca taroccati online

Il gruppo vendeva attraverso i social network un’enorme quantità di merce contraffatta: tre di essi erano residenti nella bassa bergamasca, i fornitori erano invece residenti nelle province di Roma e Napoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Vendevano merce contraffatta online attraverso i social network: sono 14 le persone scoperte e denunciate dalla Guardia di Finanza di Treviglio, mentre sarebbero almeno 250 le persone truffate. L'operazione, ribattezzata dalle Fiamme Gialle "Social Griffe", ha portato a scoprire un vero e proprio mercato taroccato, alimentato attraverso internet e social network.

Borse, scarpe, portafogli, capi di vestiario, abbigliamento sportivo: di tutto e di più, e delle più note griffe della moda. Un vero e proprio "catalogo" quello reso disponibile on-line dai truffatori a prezzi più che vantaggiosi. Dalle indagini, i Finanzieri sono risaliti a tre dei profili utilizzati per la vendita, riconducibili a tre persone residenti nella bassa bergamasca, nei cui confronti sono scattate le perquisizioni presso le rispettive abitazioni. E qui sono stati ritrovati una settantina di articoli contraffatti, oltre a tablet, cellulari, agende, listini prezzi, ricevute di spedizione e di ricarica di carte prepagate. Da qui, le Fiamme Gialle sono risaliti alla cosiddetta "filiera", arrivando fino ai fornitori degli indagati, residenti nelle province di Napoli e Roma. Anche qui, controlli a raffica ed il sequestro di circa 4.000 capi contraffatti. In totale, 14 le persone scoperte e denunciate dai Finanzieri per l'attività illecita.

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