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Trenord, tra l’8 e il 9 gennaio il primo sciopero dell’anno: orari e fasce di garanzia

Primo sciopero del 2020, e quinto in meno di un anno, per i dipendenti di Trenord, mobilitati dalla sigla sindacale Or.S.A. indetto per l’8 e il 9 gennaio. I lavoratori dell’azienda trasporti regionale si fermeranno dalle 3 dell’8 gennaio alle 2 del giorno successivo: prevedibili i disagi per i pendolari, anche se Trenord ha reso noto che saranno in vigore le fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Lo sciopero è stato indetto per protestare contro le condizioni di lavoro.
A cura di Filippo M. Capra
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Immagine di repertorio
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Come era stato preannunciato verso fine anno, il 2020 si apre con il primo sciopero dei dipendenti di Trenord. Dalla mattina dell'8 gennaio sino a quella del 9, infatti, i dipendenti di Trenord si fermeranno in segno di protesta per via dell'agitazione sindacale indetta da Or.S.A. ferrovie. Prevedibili disagi, rallentamenti e ritardi per tutti i pendolari che dovranno usufruire del servizio, anche se Trenord in una nota fa sapere che le fasce di garanzia saranno in vigore per garantire gli spostamenti a chi va e torna da lavoro.

Gli orari dello sciopero e le fasce di garanzia

È stata la stessa azienda di trasporto regionale a confermare lo sciopero, dando una prima proiezione dei disagi che lo stop può recare e una serie di orari in cui sarà difficile trovare un convoglio. Come si legge dalla nota, "dalle 3 di mercoledì 8 gennaio 2020 alle 2 di giovedì 9 gennaio 2020 è previsto uno sciopero, indetto dal sindacato Or.S.A.". Ciò significa che tutti i servizi messi a disposizione da Trenord potranno "subire variazioni e/o cancellazioni" anche se – come anticipato – "saranno in vigore le consuete fasce orarie di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21". Possibili disagi, poi, per chi deve raggiungere l'aeroporto di Malpensa, motivo per cui sarà messo a disposizione un servizio no-stop di navette sostitutive per le tratte Cadorna-Malpensa e Malpensa-Stabio.

Le ragioni dello sciopero: condizioni di lavoro non appropriate

Or.S.A. non è nemmeno il sindacato più grande, coprendo appena il 14 per cento del personale di Trenord, eppure, nel giro di un mese, è riuscita a fare infuriare l'azienda già due volte: la prima con lo sciopero indetto il 15 dicembre scorso, la seconda con questa nuova protesta. Trenord che aveva ricordato, in occasione dello sciopero di dicembre, come "negli ultimi sei mesi, con tutte le altre organizzazioni sindacali, ha siglato tre accordi storici che valgono, a favore dei lavoratori, oltre 13 milioni di euro. Orsa ha scelto la via conflittuale". Il sindacato aveva replicato ricordando la situazione "che si protrae da mesi" accusando l'azienda di "non rispettare il contratto di lavoro e gli accordi sottoscritti" mentre "le relazioni sindacali sono pessime e permangono significative differenze economiche tra i lavoratori".

L'azienda: Prevalga il senso di responsabilità

In una nota Trenord ha auspicato "che prevalga il senso di responsabilità dei lavoratori per dimostrare a tutti i cittadini il valore del servizio". L'azienda ha chiarito che i treni con arrivo a destinazione finale oltre le ore 9 e oltre le ore 21, al termine delle fasce protette, potrebbero essere limitati o cancellati per l'intero percorso. Circoleranno autobus sostitutivi senza fermate intermedie per le eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna (in partenza da via Paleocapa, 1) e Malpensa Aeroporto e tra Malpensa Aeroporto e Stabio.

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