Treno deragliato, l’accusa del pm: “Il lavoro degli operai non è stato adeguato”
I tecnici di RFI Rete Ferroviaria Italiana hanno svolto un lavoro "in modo non adeguato", secondo i pm della Procura di Lodi. Questo si legge sull'avviso di garanzia a loro recapitato. L'iscrizione degli operai sul registro degli indagati, sottolineano gli inquirenti, è "un atto necessario per lo svolgimento, in forma garantita, degli accertamenti tecnici irripetibili, per la cui esecuzione sono stati incaricati due consulenti dotati di grande esperienza sul campo degli incidenti ferroviari e che sono intervenuti anche in occasione delle indagini svolte in passato per analoghi disastri".
I cinque operai saranno interrogati oggi
I cinque dipendenti di Rfi, che la notte prima del deragliamento del Frecciarossa 1000 9595 erano al lavoro sullo scambio di Livraga, saranno interrogati dai pm nel pomeriggio di oggi negli uffici della Polizia Ferroviaria di Piacenza. La procura ha aperto un'inchiesta per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni colpose. I consulenti, già nominati nelle scorse ore, effettueranno al più presto "le attività irripetibili volte ad accertare la funzionalità dello scambio che ha dato luogo al deragliamento e di tutti i dispositivi ad esso collegati".
Questa mattina il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che è stato anche sindaco di Lodi, si è recato sul luogo della tragedia. "Essendo la mia vita a pochi chilometri dal luogo in cui ci troviamo in questo momento chiaramente c'è anche una partecipazione ancora più forte a quanto è avvenuto. Innanzitutto di vicinanza alle famiglie delle vittime, i due macchinisti che hanno perso la vita in questo incidente e di vicinanza ai feriti", ha dichiarato il ministro.