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Frecciarossa deragliato a Lodi

Treno deragliato, a Pioltello i funerali di Mario Dicuonzo, folla per l’ultimo saluto al ferroviere

Una folla commossa ha accolto nella chiesa di Maria Regina a Pioltello la bara del ferroviere Mario Dicuonzo, morto a 59 anni nell’incidente del treno Frecciarossa deragliato la mattina del 6 febbraio a Ospedaletto Lodigiano. Era originario di Capua, in provincia di Caserta. Gli mancavano solo tre mesi per andare pensione dopo una vita trascorsa alla guida dei treni, gli ultimi sull’alta velocità. Amici, parenti e colleghi si sono stretti attorno alla moglie Chiara e al figlio Federico. Presente una folta delegazione di ferrovieri, il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il prefetto di Milano Renato Saccone e il sindaco di Pioltello Ivonne Cosciotti. Celebra la messa don Roberto Laffranchi.
A cura di Simone Gorla
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Applausi e commozione a Pioltello per i funerali del ferroviere Mario Dicuonzo, morto a 59 anni nell'incidente del Frecciarossa deragliato la mattina del 6 febbraio a Ospedaletto Lodigiano. Parenti, amici e colleghi si sono stretti attorno alla moglie Chiara, al figlio Federico e ai fratelli Domenico e Maurizio. Presente una folta delegazione di ferrovieri, il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il prefetto di Milano Renato Saccone e il sindaco di Pioltello Ivonne Cosciotti. Celebra la messa don Roberto Laffranchi.

A Pioltello i funerali del macchinista Mario Dicuonzo

Pioltello vive un nuovo lutto provocato da un disastro ferroviario, a poco più di due anni dalla strage del 25 gennaio 2018 per il deragliamento di un treno regionale in cui persero la vita tre donne e rimasero ferite quasi 100 persone. "Ancora una volta la nostra città è ferita gravemente per fatti che superano ogni possibile giustificazione. Mario Di Cuonzo ci lascia. Sono vicina alla moglie e al figlio con un abbraccio che sono certa vale per ognuno di voi", ha detto dopo la tragedia la sindaca Ivonne Cosciotti.

L'ultimo saluto ai ferrovieri, ieri le esequie di Giuseppe Cicciù

Dicuonzo era originario di Capua, in provincia di Caserta. Gli mancavano solo tre mesi per andare pensione dopo una vita trascorsa alla guida dei treni, gli ultimi sull'alta velocità. Si occupava anche della formazione dei colleghi più giovani. Una passione per i treni che Mario aveva in comune con il fratello, anche lui ferroviere, e che ha accompagnato la sua vita fino all'ultimo giorno. Ieri a Cologno Monzese si sono svolte le esequie dell'altro macchinista che ha perso la vita nell'incidente, Giuseppe Cicciù, 52 anni. La sua bara è stata portata dai colleghi ferrovieri. "Un macchinista non muore, cambia solo deposito… trema ma accetta la sfida, ogni stella che si illumina è un segnale aperto, un macchinista non muore mai", sono i versi dedicati da un amico.

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