Treno deragliato a Lodi, ci sono altri 11 indagati: c’è anche l’ad di Rfi Gentile
Altre undici persone sono state iscritte sul registro degli indagati nell'ambito dell'indagine sul deragliamento del treno Frecciarossa 9595 nei dintorni di Lodi. Dopo i cinque addetti alla manutenzione di Rfi, sono stati indagati altri cinque dipendenti dell'azienda e sei dipendenti di Alstom Ferroviaria, la società che si è occupata della produzione del componente dello scambio finito nel mirino degli inquirenti. L'"attuatore" difettoso potrebbe essere una delle cause dell'incidente in cui hanno perso la vita due persone. "Nell'ambito dell'inchiesta abbiamo altri 11 indagati", ha confermato stasera il procuratore di Lodi. Gli indagati sono diciotto in totale: i cinque operai che hanno lavorato allo scambio, queste altre undici persone, l'ad di Alstom Ferroviaria, Michele Viale, e l'azienda Rfi per responsabilità amministrativa. Le altre ipotesi di reato su cui stanno indagando gli inquirenti sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni multiple. Tra i nuovi indagati c'è anche l'amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile.
Le spiegazioni di Alstom
Secondo la Alstom, il cui ad Viale, come detto è indagato, "ogni singolo elemento viene rilasciato dalla ditta produttrice con un'apposita dichiarazione di conformità in cui il costruttore attesta ‘sotto la propria esclusiva responsabilità che i prodotti sono conformi ai disegni costruttivi e a quanto previsto dai processi di controllo qualità dell'azienda stessa". "L'attuatore in oggetto che è un componente dello scambio ferroviario , fa parte di un lotto che è stato soggetto ad un accurato processo di controllo di fabbricazione e di qualità approvato da Rfi e opportunamente seguito e documentato. Ogni prodotto Alstom, infatti, è il frutto di un lavoro in ricerca e sviluppo, dell'utilizzo di tecnologie produttive avanzate e di scrupolosi processi di controllo certificati ISO 9001, sottoposti alla validazione dei committenti. L'installazione e la manutenzione degli scambi viene effettuata dal cliente finale", ha fatto sapere Alstom in una nota resa pubblica nei giorni scorsi.
Rfi: Piena collaborazione con gli inquirenti, rete tra le più sicure
Rete Ferroviaria Italiana in una nota prende atto dell’evoluzione delle indagini sull’incidente di Ospedaletto Lodigiano e "conferma la piena collaborazione e fiducia nell’operato degli inquirenti", spiegando che l'azienda comprende "la necessità della notifica di ulteriori avvisi di garanzia come atto dovuto per consentire la più ampia partecipazione agli accertamenti irripetibili che si svolgeranno nei prossimi giorni". Rfi ricorda che "la rete ferroviaria italiana è tra le reti più sicure in Europa, grazie anche all’articolato sistema di gestione della sicurezza".