Tre caffè e due bottigliette d’acqua? 21 euro. A Milano lo scontrino di un bar fa infuriare
La pausa caffè in un bar di Milano, non in piazza Duomo o in corso Montenapoleone, nei pressi della stazione Centrale. Tre caffè e due bottigliette d'acqua. Il servizio al tavolo veloce e abbastanza puntuale. Poi il conto, salatissimo: 21 euro, come testimonia la foto dello scontrino (nell'immagine), che una famiglia milanese ha scelto di conservare nel portafoglio in memoria di un'esperienza tanto breve quanto cara. "Ci siamo seduti nel primo bar che abbiamo trovato sulla strada, stavamo aspettando il treno – racconta Giuseppe -. Abbiamo scelto quel locale perché ci sembrava grazioso. Ma mai avremmo pensato di ricevere una ‘botta' simile al momento del conto". Il dettaglio dello scontrino è presto detto. Tre euro per ciascun caffè espresso, altri tre euro per una bottiglietta di acqua minerale da mezzo litro e due euro a testa per il servizio. L'ammontare del totale, 21 euro, lascia spazio a una riflessione. "Capisco che a Milano, in città, i prezzi subiscano un rincaro rispetto ai locali più decentrati. Però c'è un limite a tutto. Ad esempio due euro a testa di servizio, con il tavolino che dista cinque metri dal bancone, è un furto. E poi mezzo litro di acqua a tre euro… una follia".
"Sia chiaro – precisa Giuseppe, che per lavoro arreda i bar ed è a contatto con molti gestori di locali del milanese -, non pretendo di pagare l'acqua venti centesimi come al supermercato. Ma al giorno d'oggi approfittarsi in questo modo dei clienti non è più tollerabile. Il massimo ammissibile per un caffè può essere 1.50 euro, magari in centro, con vista Duomo, non tre euro con vista strada…". Il locale in questione si trova in piazza Duca d'Aosta, accanto alla stazione Centrale di Milano, una zona molto frequentata, dove ogni giorno transitano centinaia di persone per lavoro e in viaggio e dove un espresso lo si paga anche tre euro (servizio escluso). "Che poi – conclude Giuseppe – lo chiamano caffè, ma fosse stato almeno buono…".