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Tragedia in sala parto ad Alzano Lombardo: muore la bambina e poi anche la madre

Tragedia in sala parto all’ospedale di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo. Una donna di 36 anni, originaria del Burkina Faso e residente a Torre Boldone, è morta dopo aver dato alla luce una bambina senza vita. Lascia il marito e due figlie di 7 e 11 anni. La Regione annuncia che sarà attivata una commissione di verifica sull’accaduto.
A cura di Simone Gorla
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Tragedia in sala parto all'ospedale di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo. Una donna di 36 anni è morta dopo aver dato alla luce una bambina senza vita. La mamma deceduta, originaria del Burkina Faso e residente a Torre Boldone, aveva altre due figlie di 7 e 11 anni. La terza bambina avrebbe dovuto portare nuova gioia nella famiglia, ma qualcosa è andato storto e la piccola è morta durante il parto. Le condizioni delle 36enne in seguito sono peggiorate, forse per una emorragia, ed è stata trasportata al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è spirata oggi, mercoledì 18 settembre.

Tragedia all'ospedale di Alzano Lombardo: neonata muore durante il parto, deceduta anche la madre

La notizia è confermata dall'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, che ha espresso "cordoglio e vicinanza" alla famiglia della donna e ha comunicato "di aver già
chiesto all'Ats di Bergamo di attivare una commissione di verifica, che sarà affiancata da specialisti del ‘Percorso nascite' della direzione generale Welfare, per far luce su quanto accaduto".

L'ospedale: Travaglio regolare, poi una grave emergenza improvvisa

L'ospedale di Alzano Lombardo ha diramato una nota in cui spiega che il travaglio era stato "regolare" ma in seguito "è insorta improvvisamente una grave emergenza ostetrica". "Nonostante il taglio cesareo eseguito in emergenza alla nascita la bambina non appariva vitale. Sono state comunque eseguite prolungate manovre rianimatorie, che non hanno dato purtroppo esito favorevole – prosegue la nota dell'ospedale -. Le condizioni della mamma si sono repentinamente aggravate, con immediato arresto cardiocircolatorio. Le manovre rianimatorie hanno prodotto la stabilizzazione clinica, ma la successiva evoluzione è stata purtroppo infausta", conclude il comunicato, con "il più profondo cordoglio ai familiari e siamo loro vicini nell'immenso dolore".

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