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Ticinese, occupava casa popolare per spacciare: arrestato marocchino, era già stato espulso

Trentenne marocchino, già espulso dall’Italia, era rimasto illegalmente a Milano, aveva addirittura anche occupato un alloggio popolare e lo usava come centrale dello spaccio di droga, soprattutto eroina. La polizia del commissariato Ticinese lo scopre e lo arresta. In casa trova anche un sistema di videosorveglianza fai-da-te per monitorare l’afflusso dei clienti.
A cura di Redazione Milano
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Era già stato espulso dall'Italia, ma del provvedimento se n'era ampiamente fregato, anzi: aveva occupato abusivamente una casa popolare, trasformato in un piccolo centro per lo spaccio, e vigilava sull'eventuale arrivo della polizia con una telecamera. L'uomo finito in manette è un immigrato di origine marocchina di 30 anni,. È stato scoperto e arrestato dagli agenti del Commissariato Ticinese, nell'abitazione da lui occupata in via Gola, mentre si trovava in compagnia di altri soggetti, consumatori abituali di droga.

All'interno dell'appartamento sono stati sequestrati 14 grammi di eroina, 120 grammi di bicarbonato utilizzato come sostanza da taglio, bilancini e 740 euro in contanti che aveva addosso. Nel corso della perquisizione i poliziotti del commissariato hanno notato la presenza di una telecamera posizionata sulla porta d'ingresso che veniva usata per monitorare l'afflusso dei clienti, collegata a un computer in sala da pranzo. L'appartamento occupato abusivamente è stato poi riconsegnato al personale dell'Aler, l'Azienda lombarda edilizia residenziale cui ora tocca assegnarlo a chi ne ha diritto e titoli.

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