Test sierologici in Lombardia, contestazione ad Alzano Lombardo: “Ci avete lasciato morire”
"Si ricorda mia suocera? È morta. Non so di che cosa è morta. Io e mio marito l'abbiamo vista a morire e nessuno è venuto a vederla. E oggi nessuno mi chiama, l'Ats non mi ha chiamato. Qui le cose come funzionano?". L'urlo di Cristina Ferraris è l'urlo di una intera comunità, quella di Alzano Lombardo, in Val Seriana. Una terra martoriata dal coronavirus, che qui ha fatto centinaia di vittime. Nella prima giornata di test sierologici, si è presentata davanti al sindaco Camillo Bertocchi e al direttore dell'Ats Massimo Giupponi per fare sentire il suo grido di dolore.
Nelle parole della donna, raccolte da LaPresse, c'è tutto il senso di abbandono vissuto da migliaia di famiglie. "La Regione Lombardia dov'è? Avete lasciato morire i vostri cittadini, i vostri pensionati. Io non ne posso più, mi avete rovinato la vita", chiede la donna."È comprensibile che chi ha subito un lutto sia arrabbiato e si chieda il perché. Quello che è successo ha disorientato tutti, è evidente che qualcuno si è sentito abbandonato", ha commentato il sindaco Camillo Bertocchi.
Per l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, il bilancio del primo giorno di test è positivo: "Gli esami ematici per l'esecuzione dei test sierologici sono partiti nei centri prelievi delle province di Bergamo, Brescia, Cremona Lodi. Tutto si è svolto regolarmente, con gruppi ordinati e cittadini soddisfatti. Alle strutture attive da oggi si aggiungono domani quelle di Crema e Montichiari. Andremo a scoprire quali cittadini hanno già sviluppato anticorpi neutralizzanti contro il Covid-19". I test sono partiti in provincia di Bergamo ad Alzano, Nembro e Albino. In provincia di Brescia nel capoluogo, a Manerbio, Desenzano, Chiari e Montichiari. Nel Cremonese a Casalmaggiore, Soresina, Cremona e Crema. Infine anche a Lodi e Codogno.
"Continuano intanto le chiamate da parte delle Ats ai cittadini che rispondono ai requisiti richiesti per questa prima fase, in base alle proprie banche dati – ha spiegato Gallera – alle quali si aggiungono le segnalazioni da parte dei medici di medicina generale per i propri assistiti. Stiamo definendo anche il calendario e le forniture dei Kit di prelievo per l'avvio delle analisi nelle altre province lombarde che partirà il 29 aprile prossimo".