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Terrorismo, espulso egiziano: incitava alla Jihad, già espulso dalla Francia nel 2010

L’uomo era stato già allontanato per il suo estremismo dai responsabili del Centro Culturale Islamico di Cremona. Nel 2010 era stato espulso dalla Francia per gli stessi motivi. E’ stato riaccompagnato in Egitto con un volo da Malpensa.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un cittadino egiziano di quarantaquattro anni è stato espulso dall'Italia per motivi di sicurezza dello Stato. Lo ha reso noto il Viminale: l'uomo è stato rimpatriato, con accompagnamento nel proprio paese, con un volo decollato dalla frontiera aerea di Malpensa, dopo che la Questura di Milano lo aveva attenzionato per i suoi "contatti con soggetti caratterizzati da profili radicali".

Dagli approfondimenti, è emerso anche che l'uomo era già stato espulso dalle autorità francesi nel 2010, in quanto autore di prediche che incitavano alla violenza ed alla jihad contro l'occidente. Proprio per il suo estremismo, il cittadino egiziano era anche stato allontanato dai responsabili del Centro Culturale Islamico di Cremona, a dimostrazione che nelle comunità locali anche gli stessi sostenitori della religione islamica siano interessati ed in grado di contrastare l'estremismo dall'interno. L'uomo era stato poi rintracciato nella provincia di Monza-Brianza lo scorso 30 gennaio, per essere infine espulso quest'oggi.

Con questo rimpatrio forzato, salgono a sedici le espulsioni di soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso, tutti riaccompagnati nel proprio paese. Dal 1° gennaio 2015 ad oggi, invece, i casi specifici salgono a 253. A Milano, gli ultimi casi di espulsione per questi motivi risalgono allo scorso anno: a novembre, era stato espulso un trentasettenne marocchino che, oltre a voler raggiungere il Medio Oriente per unirsi allo Stato Islamico, era in possesso nel proprio appartamento di un biglietto con la scritta "Se Dio vuole, questa sarà la vostra bara". Pochi giorni prima era stata la volta di una ventiduenne egiziana, e prima ancora di un tunisino salafita. Stessa sorte toccata nei mesi precedenti a due imam: uno kosovaro residente a Lecco ad ottobre ed un altro, tunisino, residente invece a Milano a settembre.

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