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Terrorismo, condannato a 4 anni 30enne che voleva far esplodere il centro commerciale di Arese

Il pm aveva chiesto otto anni di carcere per il 30enne marocchino Nadir Benchorfi, ma la Corte d’Assise di Milano, presieduta da Giovanna Ichino, ha optato per una condanna a quattro anni di reclusione.
A cura di Enrico Tata
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Secondo gli inquirenti Nadir Benchorfi, 30 anni marocchino, avrebbe voluto farsi esplodere, per lo Stato Islamico, nel centro commerciale di Arese (Milano), dove ogni mattina si recava a lavorare. "Non possiamo dire con certezza che avrebbe compiuto un attentato in Italia, ma non possiamo neppure escluderlo", ha fatto notare il pm di Milano Enrico Pavone nella sua requisitoria. Per questo il magistrato aveva chiesto otto anni di carcere, ma la Corte d'Assise di Milano, presieduta da Giovanna Ichino, ha optato per una condanna a quattro anni di reclusione.

I giudici avrebbero scagionato l'imputato dall'accusa di "condotta partecipativa" di terrorismo internazionale, contestata a Benchorfi per le sue frequentazioni  di foreign fighters in Germania, legami che secondo la procura avrebbe mantenuto anche in Italia. Quando avrà finito di scontare la pena, sarà espulso dal nostro Paese.

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